GIUSEPPE POLI
Cronaca

Bontà delle Marche ha chiuso. Fuori tavolini, dentro le attrezzature: "E’ stata una magnifica avventura"

Le vetrine del locale di Corso Mazzini sono oscurate dai manifesti: "28 anni di amore per la nostra regione, il nostro negozio chiude". Capannelli: "Al momento non c’è nessuno pronto a rilevare l’attività".

Le vetrine di Bontà delle Marche desolatamente chiuse nel cuore della città

Le vetrine di Bontà delle Marche desolatamente chiuse nel cuore della città

Anche Bontà delle Marche ha chiuso. Definitivamente. Fuori tavolini, sedie e ombrelloni, dentro solo le attrezzature, le vetrine oscurate dai manifesti, che ne raccontano la storia e che salutano la clientela: "28 anni di amore per la nostra regione. Il nostro negozio chiude. Grazie per questa magnifica avventura insieme". Anche sulla porta, come sulla vetrina, un pannello oscurante di colore blu che ricorda la chiusura del negozio storico in pieno centro ad Ancona, proprio di fronte alla Fontana delle Tredici cannelle.

"Abbiamo dichiarato la chiusura e abbiamo chiuso – commenta laconico Gabriele Capannelli – e per il momento non c’è nessuno pronto a rilevare l’attività e il nostro know how tramandato negli anni. Purtroppo abbiamo preso questa decisione. Trattative in corso ce ne sono, ma al momento non c’è nulla di certo".

Ecco dunque che se ne va un pezzo di storia gastronomica della città, punto di ritrovo per appassionati di buon cibo e di prodotti del territorio, di buon vino, attrazione per turisti, luogo accogliente per tanti professionisti della zona che lì fuori, o lì dentro, a seconda delle stagioni, hanno trovato sempre il modo di passare momenti gradevoli in compagnia.

La chiusura di Bontà delle Marche, peraltro annunciata, va di pari passo con la crisi del commercio in città, e spaventa, se si considera che a pochi metri, nel giro del prossimo anno, potrebbe scomparire anche Zara, il gigante spagnolo dell’abbigliamento, e che sempre a poca distanza ha chiuso da qualche mese anche il negozio monomarca della Champion. Sono le chiusure che rischiano di fare più rumore, che si uniscono a quelle di tante altre realtà commerciali del centro, da via degli Orefici, la strada più penalizzata, a tutta la zona di corso Garibaldi e vie adiacenti.

La storia di Bontà delle Marche nasce negli anni Novanta, con la volontà di promuovere la cultura del buon cibo e del bere bene, ma soprattutto dalla voglia di far conoscere i migliori prodotti artigianali che offre la tradizione marchigiana, specialità gastronomiche provenienti dalle cinque province, ma anche le migliori selezioni di vino. Il locale era stato progettato in maniera innovativa, per quegli anni, ma non solo: al piano terra ospitava la gastronomia con un mini market delle prelibatezze enogastronomiche regionali, mentre al piano superiore si trovava il ristorante, molto frequentato anche nelle ore diurne per pause pranzo e lunch con i colleghi. Impagabile, poi, il dehors con vista sulle Tredici cannelle.

Il titolare, Gabriele Capannelli, esperto di ristorazione, nei primi anni di nuova gestione della Capannina di Portonovo collaborava con Maurizio Sonnino e in passato ha curato anche il passaggio di gestione del chiosco Da Morena, sempre a fianco alle Tredici Cannelle. Oggi collabora con il locale Casacon di Sirolo.