Botte e minacce a madre e sorella. Inferno in casa, 26enne allontanato

Un odio irrefrenabile contro le donne della sua famiglia, il gip accoglie la richiesta della Procura di misura cautelare nei suoi confronti. Le avrebbe picchiate più volte, vessate. Chiedeva soldi di continuo.

Botte e minacce a madre e sorella. Inferno in casa, 26enne allontanato
Botte e minacce a madre e sorella. Inferno in casa, 26enne allontanato

Un odio irrefrenabile contro le donne della sua famiglia. Per lui la madre non era buona a nulla, nemmeno a trovarsi un buon lavoro. Le due sorelle le disprezzava umiliandole di continuo. Non avendo una occupazione le usava come bancomat, chiedendo soldi di continuo e colpevolizzandole se non lo assecondavano. Per anni le tre donne avrebbero subito punizioni, anche con l’uso della forza fisica, e atteggiamenti violenti. In una occasione, in particolare, ha ancorato alle ruote dell’auto della madre uno stendino dei panni, utilizzando un lucchetto, per impedirle così di prendere la vettura. La donna è stata costretta a chiedere un passaggio per spostarsi. Visto il perdurare degli episodi, madre e sorelle si sono rivolte alla polizia per chiedere aiuto. Il caso è passato alla squadra mobile diretta da Carlo Pinto. Dopo le prime indagini, ha trovato riscontro sulla vita d’inferno che le tre donne stavano vivendo. Il gip del tribunale di Ancona ha disposto per il fratello violento, un 26enne anconetano, l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle tre parenti strette. La misura cautelare è stata disposta in questi giorni e notificata al diretto interessato. A lui sono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia contro una sorella (più giovane di lui) e la madre, danneggiamento e porto abusivo di armi. Stando ai riscontri della polizia, la cui attività è stata coordinata dalla Procura dorica, l’indagato avrebbe utilizzato centri comportamenti sin dalla tenera età. Avrebbe picchiato madre e sorelle (una ha lasciato la casa familiare prima delle altre) con calci e pugni, per futili motivi, procurando loro ecchimosi alle gambe e alle braccia, costringendole ad una convivenza intollerabile e sottoponendole a continue vessazioni fisiche e morali. Quando si arrabbiava sfogava la sua ira distruggendo i mobili di casa, oggetti che gli capitavano a tiro, televisioni, cellulari e anche i ventilatori usati per rinfrescarsi in estate. Alla base degli scatti di violenza c’era la negazione di richieste di denaro continue. A luglio scorso madre e sorella (quella ancora rimasta nell’abitazione) hanno lasciato la casa di famiglia, esasperate, trovandosi un’altra sistemazione ma il 26enne avrebbe continuato a tormentarle minacciando la madre così: "Ti brucio tutta la casa". Ad agosto, mentre la donna era tornata nell’abitazione per annaffiare le piante, l’indagato l’avrebbe presa per i polsi con forza per poi spingerla verso le scale. In quella occasione le bloccò la vettura con lo stendino dei panni. A settembre, pochi giorni fa, il 26enne è andato nell’abitazione dove si erano trasferite madre e sorella per minacciarle con tre arnesi da idraulico. Una sera è entrato in casa loro passando da una finestra.

ma. ver.