Molti tifosi del Brescia non vogliono assolutamente sentir parlare di derby. L’hanno detto anche due bandiere biancoazzurre, che sono passate velocemente dalla Feralpisalò e che tiferanno per la Leonessa: "I derby sono con Atalanta, Verona e Cremonese" è l’opinione diffusa e fatta propria anche da Andrea Caracciolo e Marco Zambelli. Brescia-FeralpiSalò in programma domani sera al Rigamonti è però una partita storica.
Non ci sono precedenti infatti di match giocati dal club fondato nel 1911 contro squadre bresciane in campionato. L’unico riporta a sfide di Coppa Italia di serie C. La data prima data fu quella del 28 agosto 1983 quando il Brescia finito in C1 dopo una doppia retrocessione affrontò l’Ospitaletto (allora in C2) presieduto da quel Gino Corioni che poi sarebbe diventato il proprietario del più bel Brescia di sempre, con Baggio, Guardiola, Pirlo e Toni orchestrari da Mastro Mazzone.
Altro che la "mediocrità" con cui Cellino definì il passato di una squadra che con lui adesso arranca e dopo tante promesse di grandeur ha dovuto ricorrere a un ripescaggio in estate per non tornare a quel baratro della serie C. Quell’Ospitaletto-Brescia finì 1-4, sulla panchina delle Rondinelle c’era un rampante Corrado Orrico che definì l’avversaria come la "squadra dei cugini di campagna" provocando in loro una forte voglia di rivincita che si scatenò la stagione successiva quando, sempre nella Coppa Italia di serie C, fu l’Ospitaletto a passare il turno nel doppio confronto: vittoria per 2-1 al Rigamonti, 1-1 nel ritorno in paese. Già perchè quel derby fu definito dai giornali di allora "il derby da strapaese".
Non c’è ancora una definizione vera e propria per Brescia-FeralpiSalò. Verrà forse coniata dopo la gara di domani sera. Precedenti di questo derby, che comunque tale è, ci sono solo in amichevoli. Il club lacustre è nato nell’estate del 2009 da una fusione tra il Salò e la FeralpiLonato, due club che unirono le forze per lasciare il mondo dilettantistico per approdare nel calcio dei professionisti. Partita dalla Seconda Divisione (l’ex C2), la Feralpisalò ha saputo raggiungere la serie B con due promozioni fatte di tempi e modi, di errori e grandi gioie. Tra le soddisfazioni che questo giovane club ha saputo togliersi ci sono anche due risultati clamorosi proprio nelle amichevoli con il Brescia: proprio nell’estate del 2009 la Feralpisalò trovò il modo migliore per battezzera il suo sbarco tra i "prof" e rifilò un sonoro 5-2 alle Rondinelle allora allenata da Cavasin. Le due categorie di differenze quel giorno non si videro, anche se a fine stagione il Brescia riuscì comunque a raggiungere l’obiettivo della promozione in A mentre i lacustri raggiunsero subito i playoff, chiudendo al quarto posto la stagione regolare e vedendo la propria corsa fermata solo nella semifinale della post-season.
Clamoroso anche il 6-1 che la Feralpisalò rifilò nell’estate del 2016 ai più nobili cugini: in quell’epoca i leoni del Garda militavano nella Lega Pro unica mentre le Rondinelle stavano per iniziare un campionato di B che li avrebbe visti salvarsi solamente all’ultima giornata.
Domani sera sarà ovviamente tutta un’altra storia. Tutta da scrivere. Il Brescia è favorito per blasone, ambiente e anche guardando la classifica: 9 punti a 4 e gli uomini di Gastaldello hanno giocato anche tre partite in meno. La FeralpiSalò però, pur avendo già perso 6 partite su 8, se l’è quasi sempre giocata alla pari. Si affrontano anche due filosofie diverse: Gastaldello finora ha lasciato fare la partita agli avversari (ma stavolta difficilmente potrà permetterselo...), Vecchi ci ha provato quasi ogni volta con coraggio. Sono attesi non più di 7-8000 spettatori: a ieri sera i tagliandi venduti nel settore ospiti erano solamente circa duecento.