Bullismo sull'autobus ad Ancona, sospetti su altri vandalismi

Prepotenti sul bus, al vaglio il muretto distrutto in via Cialdini

TRATTO DAL FILMATO Il muretto di via Cialdini sgretolato dalla furia devastatrice dei vandali potrebbe essere opera dei baby bulli

TRATTO DAL FILMATO Il muretto di via Cialdini sgretolato dalla furia devastatrice dei vandali potrebbe essere opera dei baby bulli

Ancona, 18 giugno 2018 - Chi sono veramente i ragazzetti che gli uomini della squadra mobile hanno fermato sul bus per Portonovo: potenziali criminali in erba? Nuove generazioni di vandali pronti a tutti? Bulletti di periferia pronti a raccogliere il testimone? Prima di trovare la risposta giusta la Mobile ha stroncato il fenomeno sul nascere. E ora il raggio delle indagini inevitabilmente si allarga. E per i bulletti presi per le orecchie l’altro giorno dagli agenti della Mobile in pantaloncini corti e asciugamano, travestiti da perfetti bagnanti, la faccenda si fa complicata.

Dovranno dare ad esempio qualche risposta su alcuni episodi di vandalismo che hanno tenuto banco i mesi scorsi in città. Primo fra tutti quello del muretto disintegrato in via Cialdini, a Capodimonte. Alla fine di aprile una residente pubblicò su Facebook un filmato che parlava da solo. Si vedeva un muretto di cinta sgretolato e distrutto a colpi di mazzetta e pedate. I mattoncini scaraventati sotto dal camminatoio che solitamente viene frequentato dalle famiglie con i bambini in carrozzina o in bicicletta o dagli anziani che si fermano a prendere il fresco.

Una bravata da lasciare senza parole. "Bestemmiano, urlano, ridono e fanno danni" diceva la ragazza facendo da sottofondo al filmato choc. Ora la squadra mobile sta cercando di verificare alcuni elementi alla luce dell’operazione dei baby bulli sul bus. Sono stati loro? C’entrano qualcosa anche con altri atti di vandalismo in diverse zone della città, tra cui vecchi edifici abbandonati in centro? Hanno a che fare con gli atti di teppismo che colpirono sempre a Portonovo l’anno scorso di questi tempi? Per quegli episodi (si ricordano i servizi igienici distrutti ad esempio) ma anche per gli incendi al parco di Posatora, una trentina di ragazzi sono già sotto inchiesta al tribunale dei minori.

Magistratura che ora ha un nuovo capitolo da affrontare. Ovvero quello di questi quattro ragazzi, tre anconetani e uno originario di un paese dell’altra sponda dell’Adriatico che potrebbero essere stati solamente agli inizi della loro avventura da teppisti da quattro soldi, ma che in poco tempo si erano fatti conoscere eccome. Tanto che gli autisti de bus per Portonovo erano anche soggiogati, impauriti dalla loro reazione.

Quando sono stati fermati la polizia ha trovato loro una roncola: "Ci tagliamo l’erba nei sentieri a Portonovo", ha detto il capobanda. Altro che erba nei sentieri. Ma tutto ha avuto inizio dal martelletto rubato nel bus, quello che solitamente si usa per rompere i vetri. Non è da escludere che possa essere stato utilizzato anche per altri scopi, tutt’altro che benevoli. S’indaga. Per appurare tutto e per far finire sul nascere qualcosa che avrebbe potuto prendere una brutta piega.

a.mas.