Paura alla scuola materna di Campotizzoro: allentati i dadi che tengono fermo il cerchione, lo scuolabus perde due ruote e si appoggia a terra a pochi metri dalla scuola. Il mezzo, della ditta Bevilacqua di Perugia, che si è aggiudicata quattro anni or sono l’appalto per il trasporto scolastico, stava percorrendo il tratto in discesa che congiunge la parte alta del Villaggio Orlando con quella più bassa orientata verso l’abitato di Pontepetri, dove si trova la scuola materna. Lo scuolabus, su cui erano ospitati alcuni bambini che stavano per raggiungere la scuola per l’inizio delle lezioni ha improvvisamente perso le ruote posteriori di sinistra; se il distacco delle due ruote gemellate fosse avvenuto mentre percorreva la strada a velocità normale, invece che in un momento in cui questa era molto ridotta, gli effetti avrebbero potuto essere drammatici. Il resoconto del fattaccio, avvenuto nei giorni scorsi, è stato annunciato dall’assessore Roberto Rimediotti nel corso dell’ultimo consiglio comunale. "Il pulmino che fa servizio per la scuola di Campotizzoro – ha esordito Rimediotti – arrivato vicino, a pochi metri dall’ingresso della scuola, si è adagiato sulla parte sinistra posteriore e ha perso le due ruote gemellate dell’asse posteriore, non è successo fortunatamente assolutamente niente, dei bambini nessuno si è fatto male ovviamente, il personale presente correttamente ha fatto scendere i bambini ed accompagnati alla scuola che era proprio a pochi a pochi metri, a piedi. Poi è intervenuto un meccanico che ha gestito la cosa, ovviamente abbiamo chiesto conto di questo problema alla ditta che ha in appalto il servizio e, questi ci hanno mandato proprio oggi una prima relazione scritta in cui, sulla base di quanto rilevato dal meccanico che è intervenuto è che ha ripristinato la cosa parlano della possibilità di un atto vandalico, cioè il meccanico ha detto erano stati svitati i bulloni delle ruote e secondo l’opinione del meccanico appunto questo può avvenire solo volontariamente, insomma non è possibile che l’usura abbiamo creato questo, la ditta ha sporto denuncia contro ignoti per questa cosa, siamo a questo punto. Ovviamente è una situazione spiacevole e anche un pochino preoccupante". Gli interrogativi che si pongono adesso sono preoccupanti, se dovesse emergere che si è trattato veramente di un atto deliberato sarebbe la prima volta che la Montagna si trova di fronte a una mostruosità di questa portata. Forse motivi o risentimenti personali o un atto vandalico? La risposta è ancora da trovare. Andrea Nannini