Caccia agli stagionali Gli annunci fioccano "Non si trova personale Chiedono 4 mila euro"

Elis Marchetti (Conero Golf club): "Dai colloqui noto che si è persa soprattutto l’umiltà. Non professionisti volevano cifre assurde". Chef Recanati: "Si sta dando l’alibi per non lavorare, il Governo ci tuteli".

Caccia agli stagionali  Gli annunci fioccano  "Non si trova personale  Chiedono 4 mila euro"

Caccia agli stagionali Gli annunci fioccano "Non si trova personale Chiedono 4 mila euro"

di Silvia Santini

Ristoranti, bar, alberghi e stabilimenti balneari, in Riviera del Conero tutti si stanno preparando alla riapertura per le stagioni più calde cercando personale. Gli annunci fioccano: il Natural village resort cerca esperto pasticcere per la stagione estiva, il Cucale dipendenti per sala-bar, e c’è chi si affida anche all’Informagiovani, come il bar Conero che personale di cucina e sala con una minima esperienza e capacità di lavorare in team. Anche il ristorante Le Cave è alla ricerca di persone da inserire in organico e lo stabilimento la Spiaggiola già da gennaio un cuoco, un aiuto cuoco, un lavapiatti, un cameriere e un barista. Sono solo alcuni dei tantissimi avvisi che fioccano da settimana. Non è facile trovarlo però il personale né "soddisfare" le richieste di chi si presenta. Lo confermano in tanti. Lo chef Elis Marchetti, titolare dell’omonimo ristorante all’interno del Conero Golf club, dice: "Sto svolgendo alcuni colloqui per cercare personale, un barista e un cameriere. In generale noto che si è persa l’umiltà. La prima richiesta è ‘quante ore devo lavorare?’ seguita da ’quanto mi paghi?’. Domande legittime, per carità, ma non ricordo di aver mai azzardato a chiedere subito queste due cose quando, 25 anni fa, iniziai questo mestiere. Noi partiamo da duemila e 700 euro netti al mese di stipendio per un direttore di sala e da duemila e 500 euro per lo chef. Non abbiamo l’aiuto cuoco, che verrebbe pagato con mille e 800 euro. Si trovano lavoratori che provengono da un settore totalmente diverso, vogliono iniziare a lavorare in un ristorante e pretendono uno stipendio altissimo. Ci siamo sentiti chiedere, da non professionisti, anche quattromila euro per la stagione". Errico Recanati, chef stellato del ristorante Andreina di Loreto, aggiunge: "Siamo sempre alla ricerca di personale. A oggi abbiamo una squadra solida ma comunque la sala resta in difficoltà. Mi sembra che si stia dando l’alibi per non lavorare, che sia per il reddito di cittadinanza o altro. Al momento io mi sono organizzato così, ho cercato di eliminare giorni di lavoro per far sì che la mia squadra potesse vivere meglio e capire che è importante il lavoro ma anche la vita fuori. Il Governo deve tutelare il lavoro in maniera migliore aiutandoci a lavorare e a garantire occupazione a chi lo fa con noi". "Per fortuna ho una squadra consolidata ma le difficoltà comunque ci sono – afferma Giorgio Tucci del ristorante della Rosa a Sirolo -. Prima avevamo la coda e la pila di curricula che generosamente passavamo anche ai colleghi. Adesso non ci sono più. Sicuramente è anche ‘giustificato’ il fatto che molti abbandonano questo lavoro perché, per quanto lavoriamo, dovremmo guadagnare di più. I margini sono diminuiti, c’è il caro delle materie prime. Inevitabilmente mi rendo conto che i giovani sono alla ricerca di orari più brevi e magari anche stipendi un po’ più bassi per avere più tempo libero oppure di guadagnare tanto lavorando poco. E’ un momento storico difficile, dopo l’emergenza pandemica questa non ci voleva, ma ce la faremo lo stesso".

Silvia Santini