Castelplanio, a caccia di quaglie con un richiamo illegale. Denunciati due giovani

Avevano posizionato il richiamo in una zona di campagna: i carabinieri forestali si appostano di notte e li incastrano

I carabinieri forestali

I carabinieri forestali

Castelplanio (Ancona) 14 novembre 2019 - A caccia di notte con richiami illegali: nei guai due giovai cacciatori. E’ accaduto nei giorni scorsi Castelplanio dove i carabinieri Forestali di Senigallia, a seguito di segnalazione, hanno avviato le indagini: sorpresi due cacciatori ad esercitare attività venatoria con ausilio di un richiamo acustico illegale.

In particolare nelle ore notturne precedenti alla battuta di caccia, alcuni cittadini avevano segnalato un insistente richiamo di quaglie provenire da un campo in una zona agricola di Castelplanio. La ripetitività e intensità del suono era compatibile con un richiamo elettronico vietato. Ricevuta la segnalazione, i carabinieri forestali di Senigallia sono intervenuti prontamente dalle ore notturne individuando dapprima il dispositivo illegale ancora in funzione, e poi appostandosi in attesa di individuare i responsabili. Dopo alcune ore di appostamento i militari hanno visto arrivare i due giovani cacciatori, un 24enne residente a Ostra Vetere e un 27enne di Serra de Conti. I due si sono diretti verso il dispositivo illegale, controllandone la presenza e poi hanno iniziato a esercitare la caccia nel tentativo di abbattere le quaglie attirate dal richiamo.

Questi dispositivi elettronici riescono ad attirare anche decine di quaglie durante le nottate di intensa migrazione, per questo sono considerati illegali dalla normativa nazionale oltrechè dell’Unione Europea e vietati in quasi tutti gli Stati membri. I militari sono intervenuti prontamente sorprendendo i due cacciatori, ai quali sono stati sequestrati i fucili e la selvaggina abbattuta, oltre al richiamo elettronico. I due denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona, rischiano le ammende previste dalla legge sulla caccia per chi utilizza mezzi vietati ma anche il ritiro del porto d’armi