Ancona, "Il mio gatto preso a fucilate". Cacciatori finiscono nel mirino

Un abitante di Sappanico: "Una brutalità, salvo perché grasso". In corpo aveva 40 pallini sui 60 di una cartuccia

Rudolf, 12 anni, preso a fucilate l'11 ottobre. Ancora convalescente

Rudolf, 12 anni, preso a fucilate l'11 ottobre. Ancora convalescente

Sappanico (Ancona), 26 ottobre 2018 - Impallinato probabilmente dai cacciatori «ma, per fortuna, è ancora vivo». Rudolf, un gattone tigrato, maschio di 12 anni non se l’è passata affatto bene «per la stupidità di qualcuno che avrebbe pure potuto ucciderlo». A raccontare la sua storia è il proprietario del micione, Pier Luigi Gemini. «Tutto è accaduto lo scorso 11 ottobre – ricorda -. Quando sono rientrato a casa dal lavoro, mi sono venuti a salutare due dei tre gatti che ho. Preoccupato, ho iniziato a cercarlo fino a quando non l’ho trovato nel locale caldaia, nascosto dentro ad un cartone. Fortuna che l’avevo sentito piangere altrimenti sarebbe morto».

Cacciatore in una foto Reuters (archivio)
Cacciatore in una foto Reuters (archivio)

Rudolf «è stato colpito da una fucilata – prosegue -. Portato dal veterinario di Posatora e fatta la radiografia, dentro il corpo era pieno di piombo: 40 pallini su 60 che ne contiene una cartuccia. Non è morto solo perché, pesando 9 chili, lo ha salvato il fatto di essere grasso». Fortunatamente preso di striscio, «ciò è però bastato per arrecargli danno all’uretra e rendergli insensibile la coda al punto che dovrà essere amputata oltre ad aver perso l’uso anche di una zampa posteriore. Quello che mi fa imbestialire – aggiunge -, è che si tratta di un fatto intenzionale dato che qui a Sappanico, da quello che so, non si può sparare se non ad una determinata altezza e, anche distanza». Anche lo stesso Gemini, poche settimane fa, era stato colpito di striscio da alcuni pallini «ricadutimi addosso mentre ero nei dintorni di casa. Ad una mia parente erano arrivati addirittura dentro casa. E’ assurdo pensare – sottolinea – che non si possano nemmeno fare delle passeggiate in tranquillità nei pressi della propria abitazione per il timore di essere colpiti da qualche fucilata».

Attualmente le condizioni di Rudolf sono stabili «ma ovviamente tutto ciò comporta la mia presenza costante vicino a lui poiché ancora non è fuori pericolo e, tutto ciò, a causa di persone idiote, che abbondano sempre di più. Di cacciatori che sparano ad altri cacciatori o a persone, se ne sente purtroppo parlare. Ora, si ‘divertono’ anche a sparare ai gatti e per questo ho segnalato la questione alle Guardie Zoofile Oipa». In pochi mesi, sono già diversi gli episodi di caccia finiti male. Il 22 settembre, a Filottrano, durante una battuta, un cacciatore ha sparato ad un collega causandogli profonde ferite al volto e al torace; mentre il 30 settembre, al Coppo di Sirolo, nei pressi del Conero Golf club, ad essere impallinata è stata l’auto di un signore che, sentito il rumore contro la carrozzeria, una volta accostato e sceso ha notato i fori e poi un gruppo di cacciatori scappare. A Casenuove di Osimo, tante infine le segnalazioni di residenti rivoltisi alla Forestale per le continue cartucce trovate sotto casa ma la stessa cosa avviene anche al Pinocchio di Ancona, dove molti residenti avvertono il rumore degli spari come fosse a pochi metri dalle abitazioni.