Ancona, cade per una buca. Ora chiede 50 mila euro

Incidente sull’Asse col motorino, ragazza porta in tribunale il Comune

La buca dove è caduta la ragazza con lo scooter (foto Antic)

La buca dove è caduta la ragazza con lo scooter (foto Antic)

Ancona, 14 ottobre 2019 - Cade  con il motorino lungo l’asse nord sud e chiede un risarcimento danni di 50mila euro. Tutto per colpa di una buca. Una ragazza porterà dritta in tribunale, in sede civile, l’amministrazione comunale dopo aver avuto un incidente mentre in sella al suo motociclo percorreva la bretella che collega il centro con la Baraccola e i quartieri nuovi. E’ del 31 maggio scorso il ricorso promosso da colei che è rimasta ferita e che ora chiede un risarcimento danni per le ferite riportate e un risarcimento per quanto patito a causa dell’incidente che avrebbe avuto il 20 maggio del 2015. A farla cadere e rovinare a terra sarebbero state le buche presenti lungo la strada. Quello degli asfalti groviera non è certo un segreto per la città e le buche e il Comune hanno da sempre avuto un brutto rapporto ad Ancona. Non c’è abitante che non si sia lamentato per lo stato in cui versano le strade del capoluogo dorico con asfalti fatti addirittura più volte e la neve che negli anni non ha certo dato una mano alla pubblica amministrazione che di manti nuovi e rattoppi ne ha già finanziati diversi e programmati ma altrettanti ne ha da programmare appena le risorse economiche lo permetteranno.  

Prima  di resistere in giudizio, il Comune ha gestito inizialmente, in collaborazione con la società di servizio Centro Processi Assicurativi, l’incidente ma quando la richiesta di risarcimento è arrivata a 50mila euro, superando la competenza massima diretta dell’Ente, ha passato la gestione del caso direttamente all’assicurazione con cui aveva il contratto fino al 31 gennaio di quattro anni fa, le Generali. Sarà l’assicurazione, in caso la causa venga persa, a pagare la somma astronomica. Il Comune infatti, in una delibera del 4 ottobre scorso e pubblicata il 10 ottobre sull’albo pretorio, ha precisato che «non occorre un impegno di spesa in quanto le spese di lite sono a totale carico della compagnia assicurativa».  

Per le Generali, esaminati gli atti e approfondito l’istruttoria del sinistro, esistono validi motivi per resistere in giudizio. L’assicurazione seguirà la causa scegliendo, se necessario, legali e tecnici per difendere il Comune. La compagnia assicurativa ha indicato come avvocato per seguire la causa in sede civile Piero Novelli del foro di Ancona, già consulente per le Generali. Le buche e non solo sono finite più volte a carte bollate tra i cittadini e l’amministrazione comunale il cui ufficio legale tratta una media di 200 cause l’anno per infortuni o incidenti che riguardano il cattivo stato di pubbliche vie, non solo le strade ma anche i marciapiedi. A giugno di questo anno un operaio di 45 anni era riuscito a vincere in Appello strappando al Comune un risarcimento danni di 15mila euro per una caduta su un marciapiede rotto. Sotto accusa era finito il tratto pedonale di via Cristoforo Colombo, al Piano, dopo l’ex Crass.