
Il sindaco: ""Non abbiamo fatto in tempo neppure ad accorgerci di cosa gli stava succedendo". Il commovente abbraccio dei figli con Valeria Mancinelli. La carezza della nipote alla foto del nonno.
La nipote più piccola di Stefano Foresi si appoggia sulla bara che contiene i resti del super nonno e con la mano accarezza la bella foto dell’ex assessore che campeggia sul feretro. Confusa in mezzo a un senso collettivo di dolore e commozione, la piccola poi si unisce agli altri nipoti di Foresi e torna a sedere sui banchi dell’aula del consiglio comunale dove è stata allestita la camera ardente. Non un posto qualsiasi, ma proprio quello che suo nonno, abituato nei dieci anni precedenti a sedere sullo scranno dedicato alla giunta, ha occupato durante questa legislatura fino a quando è stato costretto a dare le dimissioni. Dalle 11,30, in anticipo rispetto alle informazioni, la salma di Stefano Foresi è rimasta a disposizione per un saluto fino a sera; ed è stato un pellegrinaggio infinito. L’ennesimo segnale, se ce ne fosse bisogno, del ricordo che Foresi ha lasciato in vita.
Una giornata di tributo in suo onore all’interno del luogo che più lo ha rappresentato, Palazzo del Popolo, prima del rito funebre odierno. La cerimonia, fissata alle 9 nella chiesa dei Salesiani in corso Carlo Alberto, sarà officiata dall’Arcivescovo di Ancona e Osimo, monsignor Angelo Spina. Ieri intanto è stato il giorno del commiato da una figura davvero unica e straordinaria. Oltre ai figli e ai nipoti del defunto nella sala consiliare del municipio c’erano anche gli altri parenti più stretti, compresi il fratello e la sorella, il genero, la nuora e così via. Alle 12,15 alla camera ardente è arrivato il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, accompagnato dalla moglie Manola, che a lungo si è intrattenuto con tutti i familiari dell’ex assessore: "Non abbiamo fatto in tempo neppure ad accorgerci di cosa stava succedendo a Stefano – ha detto il primo cittadino dialogando con Ilaria e Lorenzo Foresi – La sua scomparsa addolora tutti noi, ve lo posso assicurare. Lui era tutto, anima, corpo, cuore, testa. Il confronto con lui è sempre stato costante anche se da opposti schieramenti. Il nostro ricordo di lui è soprattutto per il grande uomo che è stato".
Nel corso della mattinata a Palazzo del Popolo sono arrivati anche i quattro predecessori di Silvetti, da Renato Galeazzi a Valeria Mancinelli, passando per Fabio Sturani e Fiorello Gramillano. L’abbraccio dei figli con la Mancinelli è stato forse uno dei momenti più commoventi. In fondo Stefano Foresi, come ha ricordato proprio lei stessa in un’intervista al Carlino ieri, è stato uno degli alfieri principali dei dieci anni complessivi di sindacatura Mancinelli. Commoventi, tuttavia, sono stati tutti i ricordi vissuti ieri dentro l’aula principale della politica anconetana, in particolare quelli con la cosiddetta ‘gente comune’, quella che Stefano Foresi amava di più. E poi i dipendenti e i dirigenti comunali che lo hanno avuto come assessore, i commercianti del Piano e degli altri quartieri popolari di cui lui si è occupato: "Sarebbe bello gli intitolassero il nuovo mercato del Piano, come mi pare di aver letto o sentito da qualche parte..." o magari Archi Lab, l’ex Centro H, è le voce che circolava ieri dentro la camera ardente.
Pierfrancesco Curzi