Ancona, 24 giugno 2019 - Reclusa da anni all’interno di un magazzino con le finestre oscurate, in cui erano ammassate reti da pesca, attrezzi, contenitori e bidoni con solventi, spazzatura, escrementi e tanto altro ancora, mentre in un angolo era presente una minuscola cuccia improvvisata, del cibo e una rete del letto utilizzata come recinto di fortuna: queste le condizioni in cui è stata trovata Camilla, una breton di circa 16 anni, dalle guardie zoofile dell’Oipa Ancona, durante un intervento a pochi passi dal centro del capoluogo marchigiano. Un’ennesima situazione di degrado totale quella trovata dal nucleo delle guardie zoofile che, dopo alcuni sopralluoghi atti a verificare la presenza del cane, sono poi intervenuti procedendo al sequestro immediato dell'animale. Dalle indagini è emerso che il cane, dopo aver trascorso i suoi primi anni come cane da caccia, era diventato un peso ed è stato così recluso in un magazzino per anni.
“Questo è l'ennesimo caso di abbandono ed isolamento nei confronti di cani che, terminato il loro scopo venatorio, diventano un peso e vengono confinati all'interno di garage, rimesse, ragazzini, case di campagna isolate o peggio ancora di appartamenti in disuso – dichiara Rocco Coretti, coordinatore guardie zoofile dell’Oipa per la regione Marche –. È un fenomeno che registriamo costantemente, ma ricordiamo che tale detenzione è vietata dalla nostra Legge Regionale e, nel caso di Ancona, anche dal Regolamento Comunale e può configurare anche il reato di detenzione incompatibile con l'etologia della specie, previsto dall'art. 727 comma 2 del Codice Penale”.