Inagibilità del plesso scolastico del Corinaldesi. Venti classi dell’Ipsia e dello scientifico Medi ancora senza risposte dalla Provincia. La Lega: "Situazione Imbarazzante e Inaccettabile". Alla vigilia dell’anno scolastico il plesso scolastico del Corinaldesi, dove vi erano dieci classi dell’Ipsia e dieci del Liceo Scientifico Medi è stato dichiarato inagibile.
I tecnici della Regione, infatti, durante il sopralluogo disposto a seguito delle richieste dei danni del terremoto del 2022, hanno accertato la forte criticità strutturale al punto da dichiararne l’inagibilità. A settantadue ore dal suono della campanella sono stati numerosi e forti disagi per tutte le scuole superiori coinvolte, tutte di competenza provinciale. "La situazione, che coinvolge centinaia di studenti, è ormai diventata insostenibile. Gli studenti del Corinaldesi sono ad ora costretti a fare i conti con un calendario che prevede ore da 40 minuti, una misura che non garantisce né una formazione completa né una gestione quotidiana accettabile, lezioni mattina e pomeriggio a turno, mentre gli studenti del Medi sono stati distribuiti in parte in aule della scuola elementare Leopardi ed in parte in aule dell’Alberghiero, costretti a fare scuola in condizioni disagiate – spiega la Lega in un comunicato - Al di là della prima domanda spontanea: chi dopo il terremoto del 2022 ha certificato la sicurezza del plesso lesionato, oggi certificato in condizioni così gravi e della successiva questione di come una scuola edificata nel 2004 possa presentare criticità così gravi, quello che interessa è come da questa situazione se ne esce. Le soluzioni palliative indicate dalla Provincia e dai presidi per tenere buoni ragazzi e famiglie non hanno retto, e sembra sia ora scossa di trovare delle soluzioni definitive e non temporanee e inadeguate per i ragazzi". Tra le soluzioni individuate, c’è quella dei moduli, che avrebbero un costo superiore ai 500 mila euro: "Al momento il Presidente della Provincia Carnevali sembra sia ancora propenso a seguire la scelta dei moduli ovvero dei container per l’IPSIA, che apprendiamo dai giornali avranno un costo enorme e costringeranno gli alunni ed il corpo docente a fare scuola in ambienti provvisori e non sappiamo quanto pericoloso è per lo scientifico di sistemare i locali oggi destinati all’Ufficio del Lavoro, ancora però non sistemati dopo l’alluvione del 2022. Soluzioni come detto lontane dal realizzarsi e soprattutto di dubbia fattibilità - spiega la Lega in un comunicato - Non possiamo accettare che a più di un mese dall’inizio delle lezioni, gli studenti siano privati del loro diritto primario all’istruzione, ed è inaccettabile che la provincia sia ancora incapace di trovare una soluzione a questa emergenza educativa".