Capitale della Cultura 2022: Ancona presenta la sua candidatura dalle 'Muse'

La commissione esaminatrice del Mibact ha rivolto sentiti complimenti alla città. Mancinelli e Marasca: "Progetto da straordinario a ordinario"

Alle Muse la presentazione della candidatura di Ancona Capitale della Cultura 2022

Alle Muse la presentazione della candidatura di Ancona Capitale della Cultura 2022

Ancona, 14 gennaio 2020 - Ancona ha presentato questa mattina il progetto di  Capitale italiana della Cultura 2022 con il tema 'Ancona tra l'altro' declinato in 'Altro come Incontro, 'Altro come Trauma' e'»Altro come Cura'. In apertura di audizione, da remoto in collegamento con la commissione del Mibact dal palco del Teatro delle Muse, è stato trasmesso un video della città con una voce narrante che ha illustrato i motivi della candidatura: in finale una short list di dieci città, il 18 gennaio la decisione della commissione. In palio c'è un milione di euro.

Il sostegno di Acquaroli: "Traino per tutto il territorio regionale"

E’ andata ed è andata bene. La commissione esaminatrice ha rivolto per ben due volte dei sentiti complimenti alla città di Ancona per l’impegno, la passione e l’organizzazione dimostrata durante l’audizione di Ancona per l’ambito riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura per il 2022, conclusa questa mattina alle 10.30.

L’Assessore Paolo Marasca ha suddiviso il suo intervento in due parti: un dedicata alla candidatura a partire dal tema scelto, una dedicata al Dossier e in particolar modo la trasversalità tra scienza e cultura, tra accessibilità e cura e il sistema creato per garantire l'efficacia del progetto. "Non vogliamo ricevere senza dare nulla – dichiara - Vogliamo essere anche noi una buona occasione. Una città di porto non ha senso se non è utile all'Altro. In 2.400 anni di storia, Ancona non ha mai pensato di conquistare, occupare, invadere nessuno. Sa che i legami contano più del volume, le relazioni più delle dimensioni. Con questa maturità mettiamo a disposizione i parchi, le piazze, i monumenti, le case, i musei, affinché filosofi, scienziati, artisti, cittadini disegnino le nuove mappe utili alla navigazione di tutti".

Poi la parola al direttore del Dipartimento di Management dell’UnivPM, Maria Serena Chiucchi, che illustra il piano di monitoraggio e conclude "Questo è ciò che caratterizza il nostro progetto: la trasformazione di eventi episodici in strutturali, la volontà e l’impegno a realizzare benessere economico e sociale per una Comunità".

Infine il sindaco Valeria Mancinelli e i tre motivi per i quali Ancona merita l’assegnazione di questa responsabilità: "La prima ragione è che c’è un processo già in atto e questo ruolo può fungere da acceleratore e moltiplicatore; secondo, perché il ruolo della cultura è vissuto oggi come esperienza popolare della città e, terzo, perché l’utilizzo della cultura come strumento di trasformazione della città è andato avanti badando bene ad evitare che potesse tradursi in problemi di finanza pubblica". La giuria comunicherà l’esito il 18 gennaio, solo allora scopriremo chi sarà la nuova Capitale Italiana della Cultura per il 2022.