Capitale della cultura, Ancona in corsa tra le 28 regine

Ufficializzata la lista per il 2022, il ministro Franceschini: "Ma non è un concorso di bellezza". In palio un milione di euro per il progetto.

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La Capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La città, a seguito dell’esposizione di un dossier e della propria visione, viene scelta da una commissione di esperti nominata dallo stesso ministero. Alla città Capitale viene offerta la possibilità di mostrare la sua identità, la sua vita e soprattutto il suo sviluppo culturale. Sono 28 le città in corsa per il titolo di "Capitale della cultura italiana" per l’anno 2022. E c’è anche Ancona. La notizia arriva 4 giorni dopo il termine per la presentazione dei dossier di candidatura. Lo rende noto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che ha trasmesso al presidente della Conferenza Unificata l’elenco delle città che hanno perfezionato la candidatura. In ordine alfabetico: Ancona, Arezzo, Arpino, Bari, Carbonia, Castellammare di Stabia, Cerveteri, Fano, Isernia, L’Aquila, Modica, Molfetta, Padula, Palma di Montechiaro, Pieve di Soligo, Pisa, Procida, San Severo, Scicli, Taranto, Trani, Trapani, Tropea, Venosa, Verbania, Verona, Vigevano, Volterra. Entro il 12 ottobre 2020 la commissione di valutazione definirà la short list delle 10 città finaliste, e la procedura di valutazione si concluderà entro il 12 novembre 2020. Delle oltre quaranta città che avevano presentato la manifestazione di interesse per la partecipazione sono ventotto quelle che hanno effettivamente presentato il proprio progetto. "In tutte le sue edizioni la Capitale della cultura ha innescato meccanismi virtuosi tra le realtà economiche e sociali dei territori. Non è un concorso di bellezza, viene premiata la città che riesce a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, più aperto, innovativo e trasversale", così il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

Il titolo di "Capitale italiana della cultura" viene conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del progetto. Dalla sua istituzione, il titolo di Capitale Italiana della Cultura è stato assegnato nel 2015 alle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena; nel 2016 a Mantova; nel 2017 a Pistoia; nel 2018 a Palermo. Parma è la Capitale italiana della cultura per il 2020 e 2021, il titolo le è stato prorogato dal Dl Rilancio che ha anche proclamato, in segno di solidarietà, Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura per il 2023.