Capotreno aggredita ad Ancona: picchiata in una rissa tra viaggiatori

La donna si è ssalvata chiudendosi nella cabina del macchinista: denunciati gli aggressori

Ancona, 11 agosto 2022 - Ancora una aggresssione a un capotreno: una vera emergenza, ormai, che vede vittime lavoratori innocenti e spesso donne. Questa volta l'episodio è avvenuto sul treno regionale veloce Piacenza - Ancona 3921, nella tratta fra Marotta e Senigallia. Gli aggressori sono stati identificati e denunciati dalla polizia ferroviaria.

Capotreno aggredita: arrestati i violenti
Capotreno aggredita: arrestati i violenti

Le segreterie regionali Marche di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ricostruiscono l'accaduto: "E' scoppiata una rissa tra viaggiatori che ha coinvolto anche la capotreno in servizio. La collega è stata strattonata e colpita fino a che è riuscita a raggiungere la cabina di guida e a mettersi in salvo grazie all'aiuto del macchinista".

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Il grafico delle aggressioni ai capitreno
Il grafico delle aggressioni ai capitreno

Per fortuna, questa volta non ci sono stati spettatori. "Un viaggiatore presente in treno ha allertato le forze dell'ordine che sono intervenute nella stazione di Senigallia denunciando gli aggressori", raccontano ancora le segreterie regionali dei sindacati che esprimono "vicinanza e profonda solidarietà alla collega e le auguriamo di rimettersi presto e di poter superare quanto prima questa spiacevole esperienza".

Solo pochi giorni fa l'ennesimo episodio: una donna bolognese capotreno è stata aggredita e molestata mentre era in servizio nel Mantovano. Anche in questo caso, è intervenuto il macchinista in soccorso della collega, ma pure l'uomo è stato picchiato a sangue dai quattro che poi sono fuggiti.

"Da tempo come Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti stiamo denunciando una vera e propria emergenza sicurezza a bordo treno. - lamentano i sindacati - Abbiamo segnalato treni a rischio, come quelli del weekend che portano i giovani sulla riviera romagnola, e richiesto la presenza a bordo delle forze dell'ordine; sono stati chiesti controlli a campione su varie tratte regionali, ma le misure fin qui attuate appaiono ancora insufficienti".

Sull'aggressione interviene anche Slm Fast Confsal: "Non chiediamo solo tutela e sicurezza per i capitreno, ma anche per tutti quei ferrovieri che nello svolgimento del servizio devono utilizzare il treno per spostarsi da una località ad un'altra, - affermano - i cosiddetti viaggi in vettura o fuori servizio. Proponiamo e chiediamo uno sforzo da parte aziendale affinché vengano adottate misure ad integrazione dei protocolli a tutela del personale, quali ad esempio: aumentare le scorte ai treni da parte degli agenti Polfer, prevedere la presenza delle forze dell'ordine nelle stazioni e negli orari con maggior affluenza di viaggiatori".

In una lettera a Trenitalia, Slm Fast Confsal chiede anche non scattino provvedimenti disciplinari contro i capotreni che non controlleranno i biglietti per evitare problemi di sicurezza. "Anzi, finché non avremo risposte concrete - annuncia - daremo tutela sindacale e indicazioni ai capotreno di svolgere solamente le operazioni di sicurezza propedeutiche alla partenza e arrivo del treno".