PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Cardiochirurgia, il nuovo primario: "Al centro di tutto metto il bambino"

Sergio Filippelli arriva dal "Bambin Gesù" al posto di Marco Pozzi e annuncia le linee guida del suo mandato

Cardiochirurgia, il nuovo primario: "Al centro di tutto metto il bambino"

Cardiochirurgia, il nuovo primario: "Al centro di tutto metto il bambino"

"Non vedo l’ora di iniziare e non sarò di passaggio ad Ancona. Lascio un istituto (il Bambin Gesù, ndr) che mi ha dato tanto in termini di carriera, visibilità, formazione e prestigio, ma l’opportunità di coordinare una squadra e rilanciare un reparto così importante dell’ospedale pubblico migliore d’Italia è stimolante". Sergio Filippelli, 49 anni, è il nuovo primario della cardiochirurgia pediatrica dell’azienda Ospedaliero-Universitaria di Ancona e ha le idee chiare. Filippelli ha ricevuto la nomina dalla Commissione creata per il concorso che doveva individuare il successore del dottor Marco Pozzi a cui l’azienda non ha rinnovato il contratto: "La riorganizzazione e la guida di una squadra mi ha spinto a uno step ulteriore – racconta il nuovo primario cardiochirurgo al Carlino – Chiaro, lascio gente dispiaciuta per la mia partenza, dai pazienti ai colleghi, ma alla mia età e dopo un percorso di crescita era arrivato il momento di provare a fare il grande salto. Insomma una comfort zone su cui mi potevo adagiare. L’ospedale di Torrette è l’ideale per mettere a frutto tutte le mie esperienze. Sono un sognatore di base e un profondo sostenitore del Sistema sanitario nazionale del servizio pubblico; queste due caratteristiche mi hanno spinto a presentarmi a quel bando. Il mio curriculum parla per me e la cosa non è passata inosservata da parte della Commissione che mi ha fatto i complimenti".

Il dottor Filippelli, originario di Vigevano, sarà operativo ad Ancona presumibilmente a cavallo tra maggio e giugno prossimi, prima ci sono da assolvere una serie di pratiche legate all’attuale appartenenza professionale, ossia il Bambin Gesù, e poi questioni tecniche varie, tra cui anche la ricerca di un alloggio dove vivere. Ancona e il Lancisi di Torrette per lui non sono una novità assoluta: "Nel 2018 ero venuto proprio a Torrette per sostenere un incontro con l’allora primario, il dottor Pozzi. Conosco il professor D’Eusanio (capodipartimento del Lancisi e primario di cardiochirurgia adulti), un’autorità assoluta nel campo, e questo sarà uno stimolo straordinario a livello operativo. Ho già delle idee, tra cui la chirurgia mininvasiva per cardiopatie congenite applicata alla sfera pediatrica e portare avanti la linea assieme a D’Eusanio mi dà molte aspettative".

Un medico e primario giovane, con il sistema sanitario pubblico come faro e una caratteristica molto importante: "Il bambino, il paziente, per me deve essere sempre al centro come punto di riferimento – aggiunge Filippelli – Il mio tasso di fidelizzazione dei pazienti e delle famiglie è altissimo perché è un aspetto a cui tengo molto. Un altro aspetto a cui tengo molto sono le missioni internazionali e anche la possibilità di operare piccoli pazienti in arrivo da altri Paesi. In tal senso ho già maturato esperienze in Siria, Giordania, nell’Africa subsahariana, in Georgia e anche in Cina".

Un ultimo appello: "So che gli ultimi sono stati mesi difficili per il reparto, ristabilire la fiducia di pazienti e colleghi mi dà entusiasmo. I vertici ospedalieri sono sicuro che mi staranno vicino garantendomi tutto il supporto necessario. A presto Ancona".