Cardiochirurgia pediatrica, chiuso il bando del concorso per il nuovo primario: sono quattro le domande ricevute dalla commissione. Candidature di alto profilo che contengono professionisti in arrivo, tra gli altri, da ospedali pediatrici di assoluta eccellenza come il Gaslini di Genova e il Bambin Gesù di Roma. Intanto la vera notizia è la risoluzione anticipata del contratto con l’ormai ex primario, il dottor Marco Pozzi, in ferie dalla fine di settembre. Il suo contratto scadeva a marzo, ora c’è la comunicazione di un anticipo della scadenza e quindi dal 1° gennaio Pozzi non sarà più ufficialmente il primario della struttura operativa di Torrette. Attraverso una disposizione ufficiale Pozzi, in sua assenza, proprio per smaltire tutte le ferie accumulate in passato fino al termine del suo mandato, aveva imposto di non operare più pazienti e di limitare le attività all’ordinaria amministrazione, di fatto chiudendo il reparto e azzerando decenni di grandissimi risultati. Tale disposizione resterà in vigore per altre due settimane, poi l’incarico di primario, in attesa della nomina del nuovo direttore tra uno dei quattro candidati, passerà a un facente funzione della cardiochirurgia per adulti.
In questi tre mesi una delle eccellenze della sanità extraregionale è stata inoperosa e tutti gli interventi, emergenze o meno, sono stati dirottati sull’ospedale di Bologna attraverso una convenzione firmata d’urgenza per consentire cure certe a bambini cardiopatici in difficoltà. Il Carlino si è occupato di questa vicenda passo dopo passo, tra cui la notizia di un neonato con una cardiopatia congenita che è stato tenuto a Torrette per due giorni prima di essere trasportato a Roma perché la struttura bolognese era in sovraccarico. Intanto lunedì scorso il bando – il secondo, il primo aveva ricevuto una sola candidatura e dunque era stato annullato – per il nuovo direttore si è chiuso. Ora la commissione dovrà mettersi al lavoro ed entro gennaio convocare i quattro candidati. Oltre ai due chirurghi degli ospedali di Roma e Genova ce n’è un terzo da Bergamo e un quarto da Bari. La volontà della direzione generale di Torrette è di poter annunciare il nuovo direttore della cardiochirurgia pediatrica entro i primi giorni di marzo 2024 e riavviare a tempo pieno il reparto dopo questa triste e brutta pagina di sanità. Un problema saranno gli infermieri, in questi mesi di quasi totale inattività ‘prestati’ alla cardiochirurgia adulti e che si spera possano essere resi.