"Cari candidati, ora la priorità è il lavoro"

Il documento unitario dei tre sindacati con i dodici punti programmatici è stato inviato agli otto aspiranti governatori delle Marche. .

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di Pierfrancesco Curzi

Un documento unitario in 12 punti per chiedere al nuovo governo regionale un cambio di passo. Il piano, elaborato dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, verrà presentato direttamente ai candidati governatori in vista delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre. Nei prossimi giorni la delegazione composta dai tre leader sindacali (Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli), incontrerà i candidati alla presidenza. Su 8 complessivi, 4 rappresentanti hanno già dato la loro disponibilità al confronto: Maurizio Mangialardi, Francesco Acquaroli, Roberto Mancini e Gian Mario Mercorelli. Uno di loro sarà l’interlocutore per i prossimi cinque anni col sindacato e non solo, con la legislatura di Luca Ceriscioli ai titoli di coda.

Un bilancio tutt’altro che da salvare secondo la triade sindacale: "Se lei vede i punti che sono all’ordine del giorno del nostro programma che andremo a discutere coi candidati si renderà conto delle cose che non sono andate e dunque da sistemare. Non c’è bisogno di un atto d’accusa diretto sull’operato di questa giunta uscente, i risultati parlano da soli" ha commentato Sauro Rossi. Il passato è passato, davanti c’è un nuovo esecutivo regionale nel bel mezzo di uno dei periodi più delicati per le Marche e i suoi territori: "L’emergenza pandemica ha cambiato tutto, compreso il modo di ripensare un sistema di sviluppo ideale – è il commento al piano del segretario della Cgil Marche, Daniela Barbaresi – Servono soluzioni inedite rispetto al passato, di fronte abbiamo un periodo di profonde trasformazioni. Per non farsi trovare impreparati i vertici politico-istituzionali dovranno ripartire necessariamente dal lavoro e a seguire dalla sostenibilità sociale e dallo sviluppo attraverso un’economia green. Qualsiasi sistema venga adottato, la sicurezza nei luoghi di lavoro deve restare al centro, siamo stanchi di addolorarci per le tragedie professionali. Serve una nuova legge regionale forte sul lavoro, nuova perché il mondo, le esigenze e il panorama sono cambiati. Un testo che non prescinda dal rispetto per la legalità, dall’oculatezza negli appalti e dal contrasto al lavoro irregolare. La prevenzione è importante, ma servono controlli nei cantieri, nelle fabbriche, nei terreni agricoli".

Il lavoro resta dunque al centro delle proposte che i sindacati porteranno ai papabili governatori, ma è chiaro che il ventaglio di problemi da risolvere sia molto più ampio. Dalle discriminazioni di genere, con la volontà di ottenere pari dignità per le donne in ogni settore economico, produttivo, istituzionale e così via. Ci sono poi due punti strategici fondamentali: il sisma, con una ricostruzione strozzata dalla burocrazia a 4 anni esatti dalla prima, devastante scossa; e poi la sanità legata a stretto giro al Coronavirus: "Le risposte positive dalla pandemia sono arrivate dalla prevenzione e dal territorio che però va potenziato con strutture e risorse. Più ospedali di comunità, case della salute e attenzione alle emergenze e poi ridurre i tempi di attesa, regolarizzare il personale sanitario e dare al pubblico la priorità assoluta rispetto al privato" hanno aggiunto i leader sindacali nell’incontro di ieri mattina.

Sul fronte infrastrutturale sono invece indicate come prioritarie la Fano-Grosseto, la Quadrilatero, la variante Falconara-Baraccola, la linea ferroviaria Orte-Falconara, la Salaria, la terza corsia dell’A14 a sud e la riqualificazione del porto di Ancona.

I rappresentanti dei lavoratori, tra le altre cose, puntano su sviluppo sostenibile ("la Regione deve promuovere, sostenere e accompagnare i processi di transizione tecnologica e digitale e quella ecologica attraverso politiche e interventi integrati") e politiche per un lavoro di qualità "contrastando precarietà e lavoro discontinuo, con particolare attenzione ai giovani e alle donne dotandosi di una nuova legge regionale sul lavoro".