Caro bollette, ristoranti alle strette: listini aumentati e rischio chiusure

Cna fa il punto della situazione, il segretario Marco Silvi: "Gli imprenditori lanciano un disperato grido d’allarme"

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"Rispetto allo scorso anno abbiamo tariffe di luce e gas triplicate. A settembre saremmo costretti a ritoccare il nostro listino prezzi altrimenti per noi la situazione sarebbe insostenibile". Così Enrica Ferretti, del ristorante "Il Parco" di Genga. A raccogliere gli umori dei ristoratori il segretario della Cna di Fabriano Marco Silvi (foto). Fabiana Bizzarri, del ristorante "Nonna Rina" di Fabriano aggiunge: "Anche noi registriamo costi di fatto triplicati rispetto al recente passato. Durante il periodo estivo il bel tempo e quindi la possibilità di far mangiare all’aperto i nostri clienti ci ha permesso di limitare il consumo di energia, ma con la stagione invernale alle porte, se i costi non verranno calmierati, ci troveremo costretti a tener chiuso il locale per cena nei giorni di minor affluenza, riducendo quindi il servizio".

Francesco Regini del ristorante "Grattacacio" di Fabriano incalza: "Le bollette della mia piccola attività sono triplicate nel giro di pochi mesi, ma i margini di guadagno non sono triplicati, tutt’altro, anche perchè non dimentichiamoci come la nostra categoria sia tutt’ora alle prese con le profonde ferite inferte dalla pandemia. Se non ci sarà una tregua nel breve periodo rispetto agli insormontabili costi delle utenze, sarà sempre più difficile fare impresa". "Questa dinamica – evidenzia Marco Silvi - ha completamente devastato le previsioni delle aziende, minando profondamente quella ripresa che ad inizio estate le nostre imprese auspicavano. Il tessuto imprenditoriale lancia un disperato grido di allarme".