"Caro ministro, ecco i problemi della pesca"

La Bellanova, ieri al mercato ittico per il tour elettorale di Italia Viva, ha incontrato gli operatori: "Ho chiesto un miliardo per la filiera".

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La ministra per le politiche agricole, con delega alla pesca, Teresa Bellanova, arriva ad Ancona per incontrare gli operatori del settore ittico e annuncia un tavolo tecnico a Roma il 10 settembre prossimo con una delegazione di pescatori. La Bellanova, coordinatrice nazionale, tra le altre cose, di Italia Viva, ha partecipato all’incontro che si è svolto all’interno del mercato ittico dorico. Una tappa inserita nel tour elettorale in provincia di Ancona per le prossime elezioni regionali a cui hanno partecipato i coordinatori provinciali del movimento politico, Silvia Rosati e Matteo Bitti, oltre ai candidati alle elezioni regionali di settembre. Sollecitata dai rappresentanti anconetani del settore, la ministra Bellanova non si è tirata indietro: "Farò di tutto per garantire in futuro la cassa integrazione anche per il settore pesca – ha detto rivolgendosi agli operatori del settore – non capisco perché altri settori ne possano godere e uno strategico come questo no. Sul Fermo pesca è necessaria un’analisi profonda e fare attenzione alla sostenibilità ambientale. I pesci vanno lasciati in pace. Il fermo va fatto quando serve ed è utile, non quando conviene. Lasciatemi studiare altri dettagli, tra cui il rinnovo della flotta peschereccia attraverso degli incentivi. Credo molto nella pesca, lo testimonia il fatto che ho voluto a tutti i costi mantenere la delega, cosa mai accaduta in passato, e poi i 20 milioni dedicati al settore, oltre ai bonus per gli autonomi. Settore cruciale che, assieme all’agroalimentare, rappresenta un punto strategico per il rilancio dopo l’emergenza pandemica. La mia proposta, che porterò al Consiglio dei Ministri, è stanziare 1 miliardo per le 180mila imprese della ristorazione con un solo vincolo: investire quei soldi soltanto a costo di utilizzare prodotti italiani".

I rappresentanti dei pescatori anconetani hanno riferito al ministro Bellanova le varie problematiche con cui devono quotidianamente fare i conti: "Abbiamo bisogno di nuove regole e semplici – è stato il messaggio lanciato da Apollinare Lazzari, presidente dei Produttori Pesca Ancona – Non più giornate di stop imposto, noi pescatori sappiamo quando è giusto lavorare e quando stare fermi, quando pescare un po’ di più e un po’ di meno". Nel pacchetto di proposte fatte alla Bellanova da Federico Bigoni, vicepresidente nazionale Federpesca, un appello: "Noi pescatori non vogliamo essere considerati i distruttori del mare, non ce lo meritiamo". Un appello alla ministra è arrivato anche dalla parte femminile della pesca anconetana, rappresentata dall’ex assessore comunale Adriana Celestini. Infine i vongolari: "Ministro, faccia qualcosa per risolvere il problema dei comparti di pesca delle vongole, quanto accade nelle Marche è paradossale, con un pezzo delle barche di San Benedetto a cui viene concesso di pescare nel territorio che dovrebbe essere nostro. È come se in casa sua si trovasse una delle stanze occupate da un estraneo" ha detto Domenico Lepretti, a capo del Cogevo di Ancona.

Pierfrancesco Curzi