Casa della Salute a San Biagio: pronti i capannoni

La Liste Civiche con Dino Latini impegnate per sostenere la sanità osimana e l’ospedale

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Sul futuro della sanità osimana i cittadini si interrogano ogni giorno e da quando è scoppiata la pandemia è diventato uno dei quesiti più rivolti agli amministratori. In primis che fine farà l’ospedale "Ss. Benvenuto e Rocco" quando sarà inaugurato il nosocomio all’Aspio e poi, tra le altre cose, se la città potrà, magari prima dell’apertura, beneficiare di altri spazi, una Casa della salute o un centro vaccinale per il Covid. L’ospedale cittadino in pieno centro manterrà il pronto soccorso, per cui domani è prevista una riunione tra Inrca e ditta incaricata ai lavori. Al "Benvenuto e Rocco" confluiranno anche i medici di Torrette. In parallelo proseguono a ritmo frenetico i lavori per il nuovo ospedale di rete, con un investimento della nuova Giunta regionale di oltre 45 milioni di euro, e in due anni e mezzo si prevede la chiusura del cantiere. Il recupero dell’ospedale cittadino, una volta trasferito l’ospedale all’Aspio, è all’attenzione della Giunta regionale insomma per la sua permanenza come struttura sanitaria. Non solo.

Filtra dal palazzo regionale che la cosiddetta Casa di comunità sanitaria dovrebbe prendere posto a San Biagio, nei capannoni attigui al centro abiti da sposa che si affacciano su via D’Ancona. Il nuovo piano socio sanitario, oltre al centro vaccinale e Usca la cui localizzazione potrebbe essere in zona Baraccola o a Osimo Stazione, prevede appunto una Casa nei locali del nuovo poliambulatorio a San Biagio in cui confluirebbero anche centro trasfusionale, centro salute mentale, lo stesso poliambulatorio e nuovi servizi sanitari per i medici di base. "Il capoluogo dorico e la zona sud fino a Loreto rischiano di trovarsi prive di strutture sanitarie e sociali. Oltre al nuovo Inrca quello che si potrebbe fare è aprire un hub vaccinale permanente e una nuova sede Usca per tutta la zona – commentano le Liste civiche all’opposizione -. Su questo sta lavorando Dino Latini, nostro leader politico nonché presidente del Consiglio regionale, che vuole in qualche modo che non sia smantellata ulteriormente la sanità locale, anzi, sia migliorata. La Casa è ciò che la Giunta regionale si è impegnata a fare subito, a copertura del fatto che i fondi del Pnrr non possono interessare l’attuale ospedale di Osimo". Per l’ex ospedale Muzio Gallo, il cui progetto di vendita o ristrutturazione non è mai partito, sarà il nuovo piano socio sanitario a decidere, tenendo conto dei dati macro circa le carenze della mobilità passiva sanitaria. "Da mercoledì scorso intanto su nostra richiesta – proseguono i Civici – è stata attivata una linea vaccinale all’ospedale su prenotazione fino a fine marzo".

Silvia Santini