Case di riposo e post pandemia Sciopero in vista

A incrociare le braccia giovedì saranno i dipendenti della Recanatesi per carenza di personale

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Tra strascichi del Covid e carenze del sistema sanitario, le case di riposo della Valmusone continuano la loro lotta per salvaguardare gli anziani ospiti. "Al momento sono solo tre gli ospiti ancora positivi in una nostra residenza – spiega il presidente della maggiore, casa Grimani Buttari, Fabio Cecconi –. Da dicembre ad oggi sono stati in malattia per Covid oltre 50 dipendenti, questo sta a significare che il virus è circolato tra il personale e c’è costante controllo. La presenza poi sia di personale che di ospiti con il programma vaccinale completo ha fatto sì che la sintomatologia fosse limitata. Nell’insieme, malgrado tutto, siamo sempre riusciti a mantenere i livelli organizzativi grazie all’impegno del personale che ha anche rinunciato a ferie e permessi. In questi mesi le visite agli ospiti sono sempre proseguite e ci stiamo organizzando per quelle all’aperto. Non abbiamo mai avuto posti liberi, anzi permane una richiesta che non si riesce a soddisfare". Diversa la situazione alla Fondazione Recanatesi che giovedì sciopera per tutta la giornata. "La Fondazione si trascina difficoltà economiche da quasi sette anni, frutto di una gestione disattenta dei conti che ora vuole far pagare ai lavoratori impiegati nella struttura con un taglio al servizio svolto dall’Ass.Coop. e con l’ulteriore esternalizzazione di alcuni servizi – dicono Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl –. Siamo consapevoli che il bilancio della struttura vada risanato ma una situazione gravosa affrontata seriamente solo ora non può essere risolta in poche settimane. Ad aggravare la situazione c’è il mancato accreditamento di alcuni posti letto della struttura che rende difficile la sua piena occupazione". Il Consiglio comunale di venerdì scorso ha approvato un ordine del giorno delle Liste civiche emendato dal centrosinistra per aiutare la Fondazione di diritto privato. Il Comune si è preso l’impegno di sostenere in primis i lavoratori a rischio, con i tagli previsti che ridurranno alcuni servizi, come l’animazione e il centro diurno. L’obiettivo è salvaguardare lavoro e servizi della casa di riposo di via Flaminia II invitando le altre strutture, il Buttari e il Bambozzi, ad assorbire alcuni eventuali esuberi della Recanatesi. Il Consiglio comunale, approvando la delibera, impegna poi l’amministrazione a sollecitare la Regione ad incrementare le risorse per le strutture convenzionate. Critiche le Liste civiche: "Un aiuto vero dal Comune, questo è quello che ci si aspetta. Non parole ma fatti concreti, ad esempio la transazione della causa pendente tra il Comune e la casa con in ballo circa 300mila euro per la Fondazione".

Silvia Santini