Ha 19 anni ed è entrata in una delle migliori scuole di alta formazione per la danza classica. Caterina Ferranti, anconetana, è stata presa all’Accademia di Reggio Emilia, sotto la supervisione artistica di Liliana Cosi, una figura celebre per la danza italiana, già ètolie della Scala di Milano e fondatrice della scuola di balletto sempre a Reggio Emilia nel 1978, insieme al ballerino Marinel Stefanescu. Un bel trampolino di lancio per chi sogna il futuro sulle punte.
Caterina, diplomata quest’anno al liceo Classico Rinaldini, l’ha fatta a maggio scorso e giovedì della scorsa settimana si è trasferita da Ancona in accademia per frequentare il corso di formazione. "Non è semplice essere prese alla mia età - spiega Caterina - perché preferiscono ballerine più piccole. Ho voluto fare la selezione perché era un traguardo che io mi ero posta, finiti gli studi a cui ho dato sempre priorità anche se la danza è la mia vita. Ho iniziato che avevo tre anni, mamma mi ha indirizzata, aveva la mia stessa passione, ha fatto danza, poi è un sport che non ho più lasciato. Mi è subito piaciuto questo mondo, ho trovato un bell’ambiente". Caterina arriva dalla scuola di Nikydanza, di Nicky McCue, insegnante di origine scozzese che vive ad Ancona da anni.
Lì ha affinato il suo talento e ora è pronta per sfide sempre più grandi come quella di chi aspira ad una carriera artistica di massimo livello. "Quella di Reggio Emilia è una accademia - continua la 19enne - al pari della Scala e dell’Opera quindi non vedo l’ora di imparare cose nuove e di mettermi anche alla prova. A luglio ho fatto due settimane di corso estivo per ambientarmi. Questa scuola mi darà degli sbocchi anche lavorativi se lo vorrò anche per poter fare l’insegnante. Nell’audizione che ho fatto a maggio ho sostenuto una visita medica poi anche un colloquio dove mi è stato chiesto quali erano le mie intenzioni e io ho ammesso che ero un po’ grande per il target ma avevo voluto prima finire gli studi ed ero lì per potermi migliorare. Mi è arrivata la mail che mi avevano presa quindi qualcosa di me li avrà colpiti. Questo ha fatto aumentare la mia autostima. Per me sarà una sperimentazione, mi piacerebbe in futuro insegnare, lavorare con i bambini e anche entrare in un corpo di ballo e ballare in un grande palco, Parigi mi attira molto ma il mio sogno di bambina è la Scala di Milano. Mi aspetto tanta fatica, impegno, e vedere dei miglioramenti. L’allenamento sarà dalle tre alle quattro ore al giorno, dal lunedì al sabato compreso. Sono pronta".