Cattedre caos, subito annullate le nomine

L’Ufficio scolastico provinciale sul sito pubblica e poi cancella le docenze di sostegno per errori e mancanze: raffica di proteste

Migration

Nelle Marche la prima campanella suonerà il 14 settembre.

L’Ufficio scolastico provinciale pubblica le nomine per coprire le docenze di sostegno nelle scuole della provincia di Ancona e all’ora di pranzo le cancella. Parte male il nuovo sistema di ricerca dei docenti per coprire le cattedre vuote negli istituti della secondaria di primo e secondo grado, ossia medie e superiori. E parliamo soltanto di una sezione minoritaria degli insegnanti per l’anno scolastico 2020-2021 che parte tra tre giorni. Da quanto è stato possibile approfondire, sembra che la lista delle nomine per il sostegno presentasse una serie di errori e di mancanze tali da suscitare le reazioni di tanti docenti che non sarebbero stati inclusi nelle liste. Alla base di tutto pare grossi problemi di ricezione e di analisi delle centinaia di mail inviate da candidati e candidate. Quando in mattinata sono comparse le nomine, quasi subito è scoppiata la protesta, con il centralino della sede dell’Usp muto e impossibilità di ricevere informazioni. Nel documento apparso sul sito verso le 14 si poteva leggere come l’ufficio centrale avesse cancellato, azzerandola, la lista delle nomine. I responsabili della sede di Ancona si erano probabilmente accorti che qualcosa non era andato per il verso giusto e sembra che, approfondendo il quadro, la ragione del caos sia stata generata dalla perdita o mancata ricezione di tantissime mail. Su volere del Ministero, con emanazione sul territorio degli Usp, da quest’anno tutti i supplenti che fanno domanda di una cattedra devono inviare il proprio documento con le scuole scelte in base al gradimento via posta elettronica, ma non con la Pec. Ieri, dunque, subito caos totale per il sostegno e qui il problema è abbastanza serio. Una direttiva della stessa Ministra Azzolina imponeva di avere gli insegnanti di sostegno regolarmente in classe al via delle lezioni, ossia il 14 settembre, lunedì prossimo. Con l’inghippo di ieri, e tutta una procedura da rifare, rispettare quella data appare molto difficile. E il peggio deve ancora arrivare, visto che ci sono centinaia di docenti precari delle materie comuni che aspettano notizie. Ieri mattina alle 10 è scaduto il termine per l’invio dei rispettivi prospetti per colmare tutte le caselle vuote, ossia le cattedre dove non sono titolari gli insegnanti di ruolo.

Pierfrancesco Curzi