Cattivi odori, ora Fileni apre ai residenti

Dopo le contestazioni del comitato, l’azienda rassicura: "L’allevamenrto di Ripa Bianca rispetta i limiti, al lavoro per mitigare i problemi"

Cattivi odori, ora Fileni apre ai residenti

Cattivi odori, ora Fileni apre ai residenti

Cattivi odori dall’allevamento intensivo di Ripa Bianca. Fileni, dopo le proteste del "comitato per la Vallesina", si dice al lavoro per minimizzare le emissioni e l’impatto per le persone che abitano nel raggio di poche centinaia di metri (le quali lamentano odori insopportabili soprattutto di sera e di notte tanto da chiedere la sospensione dell’attività) si dice disponibile a un monitoraggio di lungo periodo. "L’allevamento di Ripa Bianca – replicano da Fileni - rispetta tutti i limiti di legge e non vi è quindi alcun rischio per la salute dei cittadini e il contesto ambientale in relazione alla prosecuzione dell’attività. L’assenza di rischio è stata peraltro confermata a più riprese anche in tutte le comunicazioni delle autorità competenti coinvolte. In merito alla centralina di monitoraggio aria dell’Arpa Lazio citata dal comitato Fileni evidenzia che le emissioni odorigene di ammoniaca rilevate non sono mai risultate superiori a quanto stabilito dall’Oms quale limite della media giornaliera (il comitato contestava il superamento rispetto a quanto concordato in sede di autorizzazione ambientale, ndr)".

Per Fileni "odori e ed emissioni di ammoniaca sono da valutarsi rispetto ad archi temporali più ampi, di almeno 12 mesi. Nondimeno – aggiungono - proprio con l’obiettivo di minimizzare le emissioni odorifere complessive avevamo già aderito all’istituzione di un apposito tavolo tecnico, riunitosi il 27 febbraio e riprogrammato per lo scorso 6 aprile, ma rinviato dalle autorità competenti, con l’obiettivo di trovare le migliori soluzioni impiantistiche e di controllo in grado di minimizzare ogni tipologia eventuale di problematica".

"Stiamo già lavorando – rimarcano - per trovare una soluzione che vada incontro, quanto più possibile a singole voci emerse tra i residenti di alcune aree attigue all’allevamento in relazione agli odori, accogliendo con favore l’opportunità di dimostrare con un monitoraggio di lungo periodo l’esiguità dei valori di tutte le possibili emissioni".

"Sono in fase di attuazione – concludono dal gruppo dopo aver evidenziato l’assenza di segnalazioni per odori molesti dalla vicina oasi Wwf - ulteriori interventi di mitigazione, anche sotto l’attento controllo delle autorità competenti, tesi a monitorare gli effetti e minimizzare gli effetti sull’immediato circondario, operando sempre comunque nei limiti consentiti dalla legge".

Sara Ferreri