C’è un altro pignoramento. Ma si resta dentro Legacoop

Una Cda fiume e carico di tensione: dietrofront sull’uscita dall’associazione. La presidente Donatella Manetti si dice soddisfatta: "Un primo passo positivo".

C’è un altro pignoramento. Ma si resta dentro Legacoop

Marcello Pollio, custode e amministratore giudiziario di Moncaro

Un nuovo pignoramento è arrivato a carico della Moncaro o meglio della socia abruzzese Federica Morricone per la cantina Villa Medoro che avrebbe dovuto essere ceduta alla cooperativa di Montecarotto la quale ha versato per lo scopo 6 milioni di euro senza però ottenerla. Ma anche lo stop al recesso di Moncaro dalla Legacoop che era stato votato con un blitz nei giorni scorsi dal Cda, a maggioranza, con la contrarietà della presidente Donatella Manetti e poi congelato dal tribunale perchè effettuato all’insaputa del custode giudiziario Marcello Pollio. Custode a cui il Cda ha dato l’ultima parola sulla questione.

Ieri un Cda fiume e non senza tensioni ha fatto dietrofront sul recesso perché ha preso atto del fatto che mancano le informazioni sulle conseguenze di tale operazione e quello non era ritenuto al momento un atto urgente. Un Cda fiume che ha discusso anche del piano di concordato preventivo a cui sta lavorando un team di esperti con il quale la presidente Donatella Manetti sta collaborando. Il custode Pollio è entrato in campo a fine luglio a fronte di due istanze di fallimento (liquidazione giudiziaria) pendenti sulla testa della cooperativa, in discussione giovedì prossimo. In particolare, il maggiore creditore, che rivendica più di un milione di euro, ha anche richiesto le cosiddette misure protettive, per bloccare eventuali azioni esecutive o vantaggi per alcuni, in modo da evitare dispersioni di patrimonio. Proprio a fronte di questa domanda di protezione, accolta dal tribunale di Ancona con un decreto innovativo, Pollio ha preso in mano la situazione. Il professionista opera al di sopra del Cda che continua ad avere la legale rappresentanza, ma ogni sua attività è oggi sotto il controllo e l’autorizzazione del custode giudiziario. Con 600 soci proprietari di vigne nelle aree viticole più importanti della regione, per un’estensione complessiva di 1.300 ettari; tra i maggiori produttori di vino Verdicchio, Rosso Conero e Rosso Piceno, Moncaro è piegata da debiti complessivi che al 31 luglio scorso superano i 49 milioni di euro a fronte di un patrimonio di 22,3 milioni e di un fatturato di 13,6 milioni, contro i 32,6 registrati alla stessa data dello scorso anno. Da qui la corsa per la presentazione di un concordato preventivo con riserva, decisa dal Cda lo scorso 19 agosto. La pratica deve essere presentata prima di giovedì prossimo e se accettata dal tribunale, scatteranno i 60 giorni entro cui dovrà essere presentato il piano per ripagare i debiti e rilanciare la più importante cooperativa vitivinicola delle Marche.

"Un Cda positivo – dichiara Donatella Manetti – che ha ritenuto che non era urgente uscire da Legacoop salvo la consigliere Federica Morricone che si è impegnata a fornire ulteriore documentazione in merito entro due giorni. Quanto all’assemblea della Moderna, ha avuto la delega per partecipare e siamo in attesa di ulteriori informazioni in merito da pare del presidente Landi".

Sara Ferreri