REDAZIONE ANCONA

"Cento euro di sosta per curarmi all’ospedale"

La denuncia di un’anziana: "Il maxiparcheggio è troppo lontano per chi ha diffficoltà di camminare". Ancora ritardi per il pronto soccorso

"Cento euro di sosta per curarmi all’ospedale"

Durante l’estate è stato messo "sotto torchio" l’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo in centro, presidio che funge spesso da filtro del nosocomio di Torrette e durante la stagione estiva accoglie pazienti dalla Riviera del Conero che si popola di turisti. Tanti i problemi, in primis la mancanza di personale sia infermieristico che medico e anche di posti letto al pronto soccorso, criticità che in momenti difficili come questo si fanno sentire ancora di più se sommato all’utenza consueta, tutti però affrontati con la massima professionalità. Disagi, quelli, che si affiancano al problema parcheggi, che diventa tale soprattutto per chi deve usufruire di prestazioni a livello periodico.

"Per quasi tutto agosto ho frequentato purtroppo l’ospedale della cittadina. Devo fare un encomio al personale del reparto Medicina B, dai medici, agli infermieri agli oss anche per la pulizia delle zone che ho potuto vedere – racconta una donna -. Unico neo che contesto è il costo eccessivo che ho dovuto sostenere per parcheggiare l’auto, nelle vicinanze dell’ospedale, più di cento euro che per una pensionata è una cifra importante". La signora si sarebbe rivolta anche al Comune per conoscere se erano a disposizioni alternative valide: "Ho saputo che era a disposizione il maxiparcheggio a due euro al giorno ma l’ascensore non è collocato vicino all’ospedale e per una persona di 74 anni che ha difficoltà di deambulazione è una barriera difficoltosa da superare".

Chi accompagna un familiare al pronto soccorso non può lasciare la macchina nei pressi del pronto soccorso perché potrebbe ostacolare il transito delle ambulanze. L’impianto di risalita, su cui a volte ricadono le proteste dei frequentatori riguardo i rallentamenti di salita e discesa, dista infatti diversi metri dall’ingresso del nosocomio che intanto è in attesa di un altro importante intervento. In conclamato ritardo, rispetto al cronoprogramma palesato ormai anni fa, i lavori al punto di primo intervento. Solo all’inizio dell’anno l’Inrca aveva aggiornato sullo stato dell’iter, poi il nulla. I lavori sono attesi con ansia perché andranno ad aumentare gli spazi a disposizione e con essi anche i posti letto che, appunto, mancano.

Silvia Santini