Centrodestra, salgono le quotazioni di Silvetti

Si stringono i tempi per la scelta del candidato alle Comunali della prossima primavera: il presidente del Parco del Conero in pole

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Un’occasione unica e, chissà, forse irripetibile per conquistare il governo del capoluogo di regione da sempre nelle mani del centrosinistra. Un’opportunità che arriva dopo aver preso le redini della Regione anche in questo caso storicamente guidata da coalizioni di centrosinistra.

Per questo, soprattutto in casa di Fdi, partito di riferimento dell’intera galassia del centrodestra, non si vuole sbagliare nulla a partire dal candidato che rappresenterà la coalizione. Un esponente possibilmente moderato che possa far convergere anche voti esterni ai paritti di riferimento. E, partendo da questi presupposti, sembra che siano in netta ascesa le quotazioni dell’avvocato Daniele Silvetti, politico di lungo corso, ex consigliere regionale ma negli ultimi anni più in disparte anche se con incarichi all’interno di Forza Italia.

L’attuale presidente del Parco del Conero, che aveva convinto con il suo profilo anche sindaci dem compresa quella di Ancona Mancinelli, per la sua elezioni al vertice del parco naturalistico, potrebbe incarnare al meglio l’identikit del candidato del centrodestra. Questo almeno sentendo gli spifferi che arrivano dalla coalizione: "La proposta di candidatura di Silvetti – dicono – sembra quella più adatta per affrontare una sfida che ci potrebbe consentire di far voltare pagina alla città di Ancona".

Il diretto interessato resta alla finestra in attesa di notizie ufficiali, fermo restando che sullo sfondo ci sono anche altri nomi di rilievo come quello di Michele Caporossi, ormai ex direttore generale dell’azienda ospedaliera di Torrette e con un lontano passato politico nelle fila dei Socialisti.

L’idea di fondo sulla quale si basa la strategia del centrodestra è quella di convogliare, in questa occasione, nelle proprie fila tutto quel malcontento presente in città che arriva da svariati mondi e anche dalla società civile. Per questo la scelta del candidato resta cruciale, una figura nella quale il cittadino possa intravedere un cambiamento rispetto al malcontento presente sul territorio.

Che poi è anche quello messo in piedi, in casa Pd, dal candidato alle primarie Carlo Pesaresi che ha raccolto un dissenso politico verso l’attuale amministrazione ma anche il malcontento, quasi tutto in area di centrosinistra, verso l’attuale gestione della città da parte dell’amministrazione comunale.

Il centrodestra, in qualche modo, farà tesoro anche di quanto avvenuto durante le primarie del centrosinistra per mettere a punto il suo programma e provare a conquistare la guida di Ancona. L’idea, a questo punto, è di arrivare all’incoronazione del candidato entro il dieci dicembre. Una cosa mai accaduta, quella della scelta fatta sei mesi prima del voto e che, in qualche modo, testimonia la volontà della coalizione che governa anche la Regione, di dare il massimo in occasione del voto di primavera. Evitando, semmai, gli errori commessi per le elezioni di Jesi e Fabriano e cercando quindi di recuperare terreno nell’unica provincia delle Marche dove il centrosinistra presenta ancora un piccolo vantaggio.

Alfredo Quarta