Cerreto d'Esi, torna lo spettro degli esuberi; 13 alla Electrolux

Ad annunciare la novità dovuta al calo di volumi produttivi e al nuovo piano dei costi la Fiom di Ancona che chiede di utilizzare ammortizzatori sociali, uscite volontarie e prepensionamenti.

Annunciati 13 esuberi per lo stabilimento di Cerreto d'Esi

Annunciati 13 esuberi per lo stabilimento di Cerreto d'Esi

Fabriano (Ancona), 29 novembre 2022 – Torna lo spettro degli esuberi nella città della carta. Stavolta tocca alla Electrolux che ha uno stabilimento produttivo a Cerreto d’Esi con oltre 200 maestranze tra operai e impiegati. Lunedì si è tenuto l’incontro tra la direzione centrale dell’Electrolux e il coordinamento sindacale durante il quale l’azienda ha illustrato l’annunciato piano di riduzione costi che, legato al calo di volumi produttivi che coinvolge l’intero settore dell’Elettrodomestico, porta ad un numero di 222 eccedenze in tutto il Gruppo, per quanto concerne l’Italia. Anche lo stabilimento di Cerreto d’Esi del colosso industriale svedese viene coinvolto con un numero di 5 eccedenze nelle funzioni impiegatizie (quadri e impiegati ) e 8 tra gli operai. A questi si vanno ad aggiungere i contratti di somministrazione che non sono stati rinnovati. “Tutto questo – spiegano dalla segreteria della Fiom di Ancona - è sicuramente causato dal forte calo di vendite nel settore, soprattutto nel mercato europeo e non solo, ed anche le previsioni per il 2023 sono molto caute, per quanto in miglioramento per il sito marchigiano. Riteniamo importantissima la conferma degli investimenti previsti, così come l’entrata a regime delle “zero immissioni” per lo stabilimento di Cerreto d’Esi e dichiariamo fin d’ora che l’unica strada percorribile per la gestione di qualsiasi esubero è l’uso degli ammortizzatori sociali conservativi con eventuale previsione di uscite volontarie, favorendo soprattutto chi può raggiungere i requisiti pensionistici nel corso dei due anni. E’ fondamentale la messa in sicurezza delle fabbriche dell’elettrodomestico senza che si verifichino traumi sociali ed occupazionali”.