
Pubblicato il bando di gestione per una durata di 9 anni, tante le agevolazioni. Intanto è polemica per la riapertura del Montini
Dopo la riapertura del cinema Montini, il Comune ha avviato la procedura per la concessione dello Chalet ai giardini pubblici "Regina Margherita". La concessione avrà una durata di 9 anni, con un canone a base d’asta fissato in 17mila e 600 euro annui. È prevista la possibilità di detrarre dal canone i costi sostenuti per gli interventi di manutenzione straordinaria necessari ai fini dell’apertura del locale, fino a un massimo di 50mila euro (Iva esclusa), dietro rendicontazione. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 13 del 3 aprile. La seduta pubblica per l’apertura delle offerte è prevista per l’8 aprile. L’iniziativa rientra nelle strategie dell’Amministrazione volte alla rivitalizzazione del centro storico e alla valorizzazione degli immobili pubblici.
L’obiettivo è restituire alla cittadinanza uno spazio funzionale che, oltre alla somministrazione di alimenti e bevande, possa diventare un punto di aggregazione per la comunità e un centro di interesse per giovani e turisti. Il bando prevede criteri di valutazione che pongono particolare attenzione alla qualità del progetto di gestione e alla sua capacità di integrare l’offerta commerciale con iniziative di carattere sociale e culturale. Saranno privilegiati progetti che prevedano il coinvolgimento di giovani imprenditori e che valorizzino la struttura con interventi di miglioramento. L’assessore alle Attività Produttive Francesca Pisani afferma: "Si tratta di un’opportunità importante per chi voglia investire in un’attività nel cuore della città, con un progetto che tenga conto non solo dell’aspetto economico, ma anche del valore sociale del luogo. Con questa nuova proposta, che riduce ulteriormente il canone di concessione e che prevede la partecipazione dell’Ente all’investimento, abbiamo reso l’offerta molto più competitiva. Siamo convinti che lo Chalet possa ritornare a essere il naturale punto di incontro estivo dei fabrianesi e al contempo possa costituire un investimento profittevole per imprenditori con idee innovative".
Sul cinema però fioccano le polemiche. Il consigliere di opposizione Lorenzo Armezzani afferma: "Lo scorso 11 febbraio l’assessore Nataloni annunciava che il Comune stava elaborando un bando per pensare alla gestione dello storico Cinema sia per proiezioni cinematogra che d’essai che per attività culturali più ampiamente intese. Per questo si stavano predisponendo gli atti per giungere a breve a un uso per finalità culturali e sociali. Invece, il bando non esiste né si vede l’intenzione della Giunta di farne uno, partorendo piuttosto l’ennesimo atto abnorme di dubbia legittimità giuridica per spendere 19mila e 480 euro con un’imprecisata partecipazione di un’associazione fabrianese, che non si sa che lavoro dovrebbe fare. Non si conosce chi aprirà la struttura e non c’è un programma culturale".