Comune vende il chiostro millenario, una raccolta firme per dire "No" alla cessione

Cittadini pronti a mobilitarsi contro la realizzazione della strada vicino al monastero

 L’antico monastero

L’antico monastero

Chiaravalle (Ancona), 8 aprile 2015 - UN CHIOSTRO in cambio degli orti dove far passare la strada per il megastore: i cittadini propongono una raccolta firme per riprendersi parte del monastero dei cistercensi ceduto dal Comune nel 2010. Scoppia in rete la rabbia contro la decisione della vecchia giunta Montali (avallata dal Consiglio comunale) di cedere il chiostro del XII secolo alla parrocchia per 99 anni.

Decisione che ha fatto scattare, dopo alcuni esposti l’indagine della polizia giudiziaria (nei giorni scorsi i carabinieri hanno acquisito gli atti relativi alla vicenda chiostro e progetto del megastore nell’area ex Cral-Fintecna in Comune). Qualcuno propone un sit-in per raccogliere le firme contro il progetto della Servizi srl (proprietaria dell’area ma con un preliminare di vendita firmato con la Cedi Marche) che prevede di realizzare una strada per i mezzi pesanti praticamente attaccata al chiostro millenario, mentre c’è anche chi non vede proprio di cattivo occhio quella strada, né la cessione del chiostro.

«IL VERO problema – dichiara Gianluca Fenucci, ex capogruppo del Pdl che ha votato in aula per la cessione del chiostro al posto degli orti cistercensi – è il degrado in cui si trova l’area ex Cral che rischia di restare così ancora per decenni. Quando ho votato assolutamente con libera coscienza in consiglio io come gli altri due consiglieri del mio stesso partito non sapevano della strada, ritenevamo e riteniamo che la gestione del chiostro dovesse essere della parrocchia. Se quella è l’unica via di accesso e rifornimento del centro commerciale che in realtà è un discount di 900 metri quadrati più 600 (progetto però non ancora presentato in Comune dopo la bocciatura di quello più grande di 2.200 mq, ndr) non ci trovo nulla di male. Non possiamo certo far passare i mezzi sopra il ponte coperto e i banchi del mercato».

Ma intanto ad andare all’attacco, dopo l’intervista del Carlino all’ex sindaco Daniela Montali, è l’ex consigliere comunale (An) Ennio Mencarelli, proprio colui che ha effettuato gli esposti sulla vicenda. In particolare sulla mancanza di accordi e concertazione con la Servizi srl sul progetto del megastore e della strada, così come riferito dalla Montali.

«Si può davvero credere che la giunta Montali, che stava elaborando la variante dell’area ex Cral prevedendone la variazione in edilizia Commerciale/residenziale con un incremento di valore milionario, non ha avuto contatti con un’impresa che stava investendo qualche milione di euro lì e che stava redigendo il progetto del megastore, megastore che senza la strada sugli orti è praticamente irraggiungibile?».