"Chiusura delle scuole inaccettabile"

Anche la sindaca di Poggio San Marcello contro il piano di Filisetti: "Il paese morirà, battaglia solo agli inizi"

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Difendono le loro scuole i sindaci della Vallesina dicendo un secco "no" alla proposta di riorganizzazione scolastica arrivata dal direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per le Marche Marco Ugo Filisetti. Dopo il sindaco di San Paolo Sandro Barcaglioni che dovrebbe rinunciare ad una scuola primaria a tempo pieno che quest’anno è salita da 32 a 50 iscritti anche dai Comuni limitrofi a battersi per la sua comunità è la sindaca di Poggio San Marcello Pina Spugni. "Credo – sottolinea al Carlino - che l’ipotesi di chiusura scuole sia totalmente inaccettabile da parte dell’amministrazione comunale e di tutti i cittadini. La scuola risulta essere il cuore pulsante del paese e la sua chiusura della scuola rappresenterebbe il primo passo per "far morire" il nostro piccolo borgo. Sono disponibile al confronto ma la scuola non si tocca. I piccoli Comuni, soprattutto in questo periodo storico, vanno tutelati partendo proprio dall’istruzione". La battaglia è aperta. "Ho già avuto contatti con le istruzioni regionali e con la provincia. Spero che questo porterà ad una soluzione del problema. Continuerò se necessario a battermi e lottare per Poggio e la sua scuola". Ieri la questione è stata affrontata in consiglio provinciale. Sarà la provincia infatti a dover inviare le osservazioni alla Regione che effettuerà il piano di razionalizzazione della rete scolastica. "La scuola di Poggio San Marcello ha 21 iscritti suddivisi in due pluriclassi – si legge nella proposta firmata da Filisetti e inviata ad agosto anche alla Regione e alla Provincia -. La primaria di Macine di Castelplanio (stesso istituto comprensivo Carlo Urbani di Moie) è a 5 chilometri e a 8 minuti da quella di Poggio San Marcello e potrebbe accogliere gli alunni della prima. Insieme al plesso dell’infanzia è l’unica scuola del Comune (Poggio San Marcello, ndr)". Sono questi i contenuti delle proposte per il "dimensionamento scolastico 2022-2023 per la provincia di Ancona" arrivate dal direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per le Marche Marco Ugo Filisetti. Secondo gli amministratori locali la chiusura della scuola decreterebbe la morte di piccole attività e servizi che animano questi borghi che, secondo gli ultimi indirizzi di governo, dovrebbero invece essere valorizzati e tutelati. A sollevare la questione è stato il sindaco di San Paolo Sandro Barcaglioni che ha inviato al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi una lettera in cui racconta cosa significa avere una scuola elementare per un paese di 900 anime ma anche per i Comuni vicini e per sollecitare il Governo ad "un’analisi sull’operato del direttore generale Marco Ugo Filisetti e una valutazione sulla adeguatezza dello stesso a continuare a ricoprire l’incarico attribuitogli".

Sara Ferreri