Tra gli abbracci più significativi di Silvetti, quello dispensato al pilastro di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli in piazza Cavour: "Ce l’abbiamo fatta", fa il neo eletto sindaco a un capogruppo in Regione di Fdi mai così commosso.
Lui che ne ha viste tante in una lunga militanza politica a destra: "Parto dalla mia storia personale. Sono entrato in Consiglio comunale ad Ancona da giovanissimo – spiega Ciccioli -. Avevo 26 anni, era il 1979. Ero l’unico consigliere della destra su 50. Oggi i numeri sono diminuiti e i consiglieri sono 32. Probabilmente neppure sarei stato eletto. E allora ho pensato in questi anni che fosse stato impossibile governare, un giorno, questa città. A distanza di 44 anni ci siamo riusciti".
Continua: "Sono uno dei dirigenti della forza politica di maggioranza in questo Comune, Fratelli d’Italia – prosegue -. In tanti hanno una storia che proviene dalle nostre fila. Il nostro sindaco di oggi, da giovane, era segretario provinciale del Fronte della Gioventù. Metà classe dirigente ha lo stesso nostro percorso politico".
L’ultima elezione in Consiglio per Ciccioli era avvenuta nel 2018. Prima dell’ingresso, frase che creò dibattito, disse "resto un po’ a rompere le scatole alla Mancinelli, poi lascio ad Angelo", riferendosi al rieletto consigliere Eliantonio (401 preferenze). Oggi ha seguito altri percorsi verso Palazzo Raffaello in Regione, ma non si esime da un’analisi di carattere generale che ha portato il centrodestra a Palazzo del Popolo: "Per noi è un giorno zero – sottolinea Ciccioli -. Abbiamo vinto le elezioni, ora la sfida è governare la città e governare bene. L’obiettivo è rilanciare questo capoluogo che ha avuto poco ruolo all’interno della regione e, soprattutto, della macroregione Adriatico-Ionica. C’è tanto da fare, c’è da far ripartire Ancona magari ripensando ad un’altra metropolitana".
La riflessione: "La sinistra ha governato per oltre 30 anni ininterrottamente. Prima hanno avuto una rottura a sinistra, poi interna al Pd, quindi con i cittadini. Hanno tenuto la città sotto la cappa degli apparati, arrivando a uno scontro durissimo con le consuetudini e l’opinione pubblica. Il voto ha evidenziato una volontà di cambiamento. Abbiamo ottenuto risultati clamorosi nella popolazione sotto ai 55 anni, mentre le vecchie generazioni hanno preferito la sinistra per resistenze o pregiudizi. Siccome noi vogliamo governare tutta la città, dovremo portare quel 51,7% di consensi al 70%", conclude Ciccioli prima di parlare del rapporto con la Regione e il Governo nazionale "che c’è ed è forte perché la filiera istituzionale funziona bene", citando le visite di premier Giorgia Meloni, dei viceministri Matteo Salvini e Antonio Tajani e dei tanti ministri e sottosegretari in questa lunga campagna elettorale. "Sono al nostro fianco", assicura Ciccioli.
Giacomo Giampieri