MARINA VERDENELLI
Cronaca

Città napoleoniche, Ancona nella Federazione europea: "Un messaggio di pace"

In collegamento video il pronipote dell’imperatore

L’evento è stato celebrato ieri mattina alla Loggia dei Mercanti, il sindaco Silvetti: «Si è parlato anche della macroregione Adriatico-Ionica»

L’evento è stato celebrato ieri mattina alla Loggia dei Mercanti, il sindaco Silvetti: «Si è parlato anche della macroregione Adriatico-Ionica»

Il Comune di Ancona aderisce alla Federazione europea delle città napoleoniche. Il sindaco Daniele Silvetti e Eleonora Berti, direttrice della Fecn (Federazione Europea delle Città Napoleoniche) hanno firmato ieri alla Loggia dei Mercanti il Protocollo di adesione del Comune di Ancona alla Fecn. Presente anche l’assessore comunale Daniele Berardinelli.

La Fecn, creata nel 2004 su iniziativa di Charles Bonaparte, primogenito dell’ultimo ramo vivente della famiglia Bonaparte: è una rete di comuni territori e attori culturali artistici provenienti dai quattro angoli del continente europeo. Promuove, da un lato, la conoscenza e il riconoscimento dell’eredità e dell’influenza del periodo Napoleonico per la costruzione dell’Europa moderna; dall’altro il mito napoleonico.

Charles Bonaparte, presidente onorario della Federazione, si è collegato in video: "Sono lieto che il Comune di Ancona si unisca alla rete che ho fondato 21 anni fa quando ero sindaco di Ajaccio per riunire le città ‘segnate’ dalla storia napoleonica. Una rete al sevizio dei cittadini per sviluppare progetti comuni: itinerari tematici, focus storici e traino turistico sostenibile. Riscoprire questa pagina di storia e condividerla crea connessioni tra città e rafforza l’Europa".

"Ancona - scrive Silvetti sui social - aderisce alla Federazione delle Città Napoleoniche. Cultura, identità, turismo e rapporti diplomatici. Grazie al sindaco di Herczeg Novi (Montenegro) con cui si è parlato della Macroregione Adriatico Ionica, di rapporti Commerciali e di rotte marittime future. Grazie a Charles Bonaparte per la grande opportunità e per la testimonianza autentica di chi oggi guarda all’Europa con il linguaggio della Cultura e della Pace".