"Cittadella, quel ragazzo violento va aiutato"

Dopo le segnalazioni di aggressioni ai frequentatori del parco, un appello alle istituzioni per il nordafricano che vive nei bagni pubblici

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"Sono accaduti episodi di aggressione ma quella persona continua a vivere lì. Fino a quando potrà resistere nella stagione invernale, al freddo, alla pioggia? Se è un rifugiato dovrebbe incaricarsi la prefettura a offrirgli un luogo dignitoso dove vivere così come ad altri nelle sue stesse condizioni". Dopo la segnalazione sul caso del nordafricano che vive nel parco della Cittadella da circa due mesi, spaventando e aggredendo i frequentatori dell’area verde, la residente Loretta ha preso carta e penna per scrivere una lettera finalizzata a trovare un posto accogliente per lo straniero e per quelli che come lui sono costretti in questi mesi a vivere per la strada in attesa che la loro posizione sul territorio italiano sia regolarizzata.

"Scrivo questa lettera in quanto coinvolta nell’episodio descritto nell’articolo del Carlino sulla presenza di un nordafricano che vive da diversi mesi nel parco della Cittadella ad Ancona – dice la residente – I cittadini si sono rivolti a tutte le autorità istituzionali possibili". La notizia della presenza fissa dell’immigrato al parco, che preoccupa e spaventa i frequentatori, è stata riportata ieri dal Carlino. Lo straniero sarebbe arrivato ad aggredire il custode, un incaricato della cooperativa Tebet che si occupa di aprire e chiudere il parco e della sua pulizia all’interno. Il dipendente, circa un mese fa, è stato preso a pugni perché aveva detto al nordafricano di spostarsi perché doveva pulire il bagno pubblico dove lui dormirebbe ormai da due mesi. Il coordinatore della cooperativa ieri, contattato dal Carlino, ha confermato l’aggressione avvenuta spiegando anche come "per un periodo gli abbiamo detto di non interessarsi ai bagni" e ha aggiunto anche di aver fatto diverse mail e chiamate anche all’ufficio verde del Comune per segnalare il problema. Della questione se ne starebbero occupando le forze dell’ordine ma di fatto lo straniero ieri mattina è stato ancora trovato dentro la Cittadella quando il cancello è stato aperto dal custode.

"Il rettore dell’Università degli stranieri Tomado Montanari – scrive la residente Loretta – in un suo libro cita il sindaco di Firenze Giorgio La Pira che, nel 1953, requisisce con un ordinanza degli stabili per far fronte a chi aveva problemi di alloggio. Non ho la pretesa di un agire così. Sono soprattutto persone zavorrati da tanti problemi che, al bando l’ipocrisia, si potrebbero iniziare a considerare seriamente, non come propaganda ma in quanto tali, iniziando a trovare percorsi alternativi rispetto a quelli intrapresi che in realtà tendono a rimuoverli o sono insufficienti nella situazione attuale che sta andando fuori controllo".

ma. ver.