Code per misurare la temperatura

A Jesi venti scuolabus in azione. Bene il trasloco della primaria. Martiri alla Mestica. Sporcizia. e proteste alla Garibaldi

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Turni sfalsati di accesso, misurazione della temperatura e mascherine anche al banco in alcune scuole: la campanella ieri in città è suonata per 8.540 studenti jesini di cui 323 remigini, per la prima volta sui banchi di scuola (primaria). Tra emozioni e qualche intoppo, con inevitabili assembramenti agli ingressi dei vari plessi, il primo giorno è filato via senza intoppi. Anche per il servizio scuolabus e mensa. Venti gli scuolabus al lavoro: 10 a Jesi e un’altra decina in Vallesina. Alle elementari Mazzini in tanti hanno raggiunto la scuola a piedi accompagnati dai genitori, in attesa davanti alla porta per la misurazione della febbre. Così anche al Gemma Perchi e alla Garibaldi: inevitabili le attese e l’ingresso ritardato nelle aule. "Sto attendendo il mio turno per l’ingresso – racconta Laura davanti ai cancelli del Liceo Scientifico Da Vinci -. Sono doppiamente emozionata per il ritorno a scuola e perchè sono al primo anno. A casa ho misurato la febbre e ho intenzione di tenere sempre la mascherina, perché è importante". Positiva anche la prova del trasloco dei ragazzi della primaria Martiri della Libertà alla scuola Mestica a palazzo Carotti Honorati. A fare un sopralluogo, in particolare alla mensa del complesso San Floriano l’assessore ai servizi educativi Marisa Campanelli. "Abbiamo lavorato alacremente durante il mese di agosto anche rinunciando alle ferie – spiega -. Ho appena controllato e visto che gli alunni sono opportunamente distanziati e vengono accompagnati sia a mensa che allo scuolabus in fila indiana". A protestare sono stati alcuni genitori della primaria Garibaldi che al loro arrivo hanno trovato del guano di piccioni all’ingresso, ma l’assessore spiega: "Abbiamo fatto pulire anche sabato, ma il problema lì è relativo ai tanti uccelli che in questo periodo stazionano nel verde davanti alla scuola ". Anche a Chiaravalle tutto è filato liscio. "I nostri sorrisi restano ancora nascosti dalle mascherine -commenta il sindaco Damiano Costantini - ma negli occhi di tutti oggi si legge una gioia inedita".

Sara Ferreri