Coltellate, l’aggressore espulso dalla zona urbana

Violenza al maxiparcheggio, dopo il provvedimento dei carabinieri arriva il Dacur del Questore: per due anni il 25enne non potrà andare in centro

Migration

E’ stata una serata infuocata venerdì scorso quando i carabinieri di Osimo avevano denunciato un 25enne macedone responsabile di una violenta aggressione nel maxiparcheggio. La vittima 22enne, portata subito a Torrette, aveva avuto 30 giorni di prognosi oltre alla necessità della ricostruzione del tendine della mano. Il 25enne si sarebbe poi scagliato contro l’auto del ragazzo fuggito, bucando le gomme e rompendo i finestrini e gli specchietti. Poi se n’era andato. Una pattuglia del Norm era arrivata subito sul posto. Nel giro di poco i militari sono riusciti a rintracciare l’aggressore che intanto era andato a cambiarsi a casa sua. L’hanno arrestato e portato in caserma. Si sarebbe trattato di un regolamento di conti. Ieri il questore di Ancona Cesare Capocasa ha firmato il Daspo urbano nei confronti del giovane che è sottoposto all’obbligo di firma in caserma a Osimo, su disposizione dell’autorità giudiziaria. Dall’analisi dei precedenti di Polizia del 25enne infatti è emerso che aveva già gravi precedenti specifici. Dopo l’istruttoria della Divisione Anticrimine quindi nei suoi confronti è stato disposto il D.Ac.Ur. (divieto di accesso alle aree urbane) per due anni per la zona del maxiparcheggio nell’area circoscritta dalla Settempedana, da via Cristoforo Colombo e da via Giacomo Brodolini, con divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi, zone individuate anche in considerazione della mancanza della presenza di attività pubbliche o private che possono essere necessarie al soddisfacimento di esigenze primarie. Il Daspo urbano, rappresenta la misura di prevenzione più idonea a frenare i comportamenti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica per impedire altri reati soprattutto da parte di soggetti che sono stati segnalati per comportamenti violenti. La violazione del divieto è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da ottomila a ventimila) euro.

Silvia Santini