Coltivazioni fai da te: sequestrati gli orti abusivi

Lungo il fiume Esino sorgono serre e baracche. Apparterrebbero a dei cinesi: il sospetto della vendita dei prodotti in canali illeciti

Gli orti abusivi

Gli orti abusivi

Ancona, 12 aprile 2022 - Ci sono orti abusivi lungo il fiume Esino, a valle del ponte San Carlo con tanto di baracche, serre e recinti artigianali realizzati con le reti e testiere dei letti, canne, bancali e lamiere. Decine di fusti in plastica per la raccolta delle acque e stipetti per animale da cortile. Costruzioni ed occupazioni abusive (costruite proprio sull’argine dell’Esino) per il ricovero degli attrezzi ma a quanto pare anche per animali, le quali sono finite sul tavolo della Procura della Repubblica. Il sopralluogo è stato effettuato qualche tempo fa dalla polizia locale di Jesi dopo alcune segnalazioni di orti abusivi visibili a tutti lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume, ma emerge soltanto ora. All’arrivo degli agenti sul posto c’erano due signori di nazionalità cinese intenti a coltivare e innaffiare gli orti dove crescevano ortaggi. Le segnalazioni di alcuni cittadini parlano di persone, sempre di nazionalità cinese che escono in bici da via dell’Esino verso il centro città con nel portapacchi cassette piene di ortaggi confezionati singolarmente.

L’ipotesi è che questi ortaggi siano stati commercializzati in canali abusivi gestiti dagli stessi cinesi, ma potrebbero essere coinvolte anche persone di nazionalità indiana. Le indagini sono in corso e procedono nel più stretto riserbo. L’area più ampia occupata sulla sponda sinistra del fiume Esino è di circa 500 metri quadrati ed è chiusa da un lucchetto arrugginito. Da quando sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale, l’area sarebbe stata abbandonata, mentre nelle altre più piccole poco più avanti gli ortaggi crescono ancora rigogliosi. Alcune recinzioni e capanne sono state realizzate con grossi tronchi tagliati direttamente dal letto del fiume Esino ormai invaso di vegetazione di ogni tipo, una scarsa manutenzione che rischia di essere pericolosa in occasione delle piene. Le aree occupate sarebbero demaniali ma anche di privati. Accampamenti e coltivazioni abusive che sarebbero qui da anni ormai come riferiscono alcuni residenti e frequentatori della zona.

L’anno scorso erano stati scoperti orti abusivi anche nella zona del torrente Granita, vicino alla torre Erap in costruzione. Anche qui erano state costruite baracche per animali da cortile e capanni per ricovero attrezzi abusivi ed è intervenuta anche in questo caso la polizia locale per sanzionare e riportare la situazione alla legalità.