Jesi, colpo di scena alla polizia locale. Il nuovo comandante Benvenuti rinuncia

Il sindaco Bacci: "Sono rimasto sorpreso. Tre giorni prima aveva firmato il contratto per l'incarico di Jesi"

Il comandante Giorgio Benvenuti lascerebbe per guidare il comando di Piacenza

Il comandante Giorgio Benvenuti lascerebbe per guidare il comando di Piacenza

Jesi (Ancona), 2 maggio 2018 – Era atteso per oggi il suo approdo al vertice del comando di polizia locale, ma, colpo di scena, il nuovo comandante Giorgio Benvenuti, successore di Liliana Rovaldi, avrebbe rinunciato all’incarico. Se venerdì scorso è venuto a Jesi e firmato il contratto in Comune, ieri avrebbe rassegnato le dimissioni lasciando di fatto l’amministrazione comunale in difficoltà. Il motivo? Benvenuti, anche se non c’è ancora l’ufficialità, avrebbe vinto il concorso per comandante della polizia municipale di Piacenza, quasi 300mila abitanti con tutto ciò che questo comporta, a fronte dei 40mila di Jesi.

A Piacenza infatti ha partecipato al relativo concorso (che seguiva quello jesino) è risultato tra i 19 ammessi e, il 18 aprile scorso, ha sostenuto la prova orale con il primo cittadino di centrodestra della città emiliana. Sorpreso del forfait anche il sindaco Massimo Bacci, ricevuta la notizia lunedì quando era fuori città: “Venerdì Benvenuti ha firmato il contratto come comandante della nostra polizia locale, poi non so cosa sia accaduto nel finesettimana perché sono fuori città. Lo attendevamo domani (oggi, ndr) ha anche fatto le visite mediche, poi non so cosa sia successo. Effettivamente lunedì mi ha chiamato dicendo che per problemi personali probabilmente non sarebbe venuto. Che non se la sentiva, ma c’è una firma vedremo quali sono gli aspetti legali in questo caso e cosa fare”. Ma è possibile accettare un nuovo incarico quando si è già firmato un contratto per una posizione analoga? “Non so ufficialmente di un nuovo incarico, vedremo il da farsi” replica Bacci. Cinquantasei anni nato a Bolzano, Benvenuti fino a qualche giorno fa era alla guida dell’Unione dei Comuni Terre D’Acqua, prima a Casalecchio di Reno e ancora prima, per 8 anni, a Imola.

Ora per Jesi tutto da rifare?