Comete e la nascita del sistema solare

La ‘missione Rosetta’ è, tra le missioni dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) la più innovativa, quella che ha dato visibilità e fama all’ente. E’ una missione legata all’esplorazione di corpi minori del sistema solare. Rosetta è una sonda spaziale, che ha permesso di studiare il gas della cometa 67PChuryumov–Gerasimenko, la sua polvere e l’ambiente del plasma molto vicini alla sua superficie, e di scattare immagini a risoluzione molto alta. Le informazioni raccolte durante la discesa verso questa affascinante regione sono stati inviati a Terra prima dell’impatto. I risultati forniti dipingono le comete come antichi resti della prima formazione del sistema solare, piuttosto che frammenti di collisioni tra corpi più grandi in seguito, dando una visione senza precedenti di come gli elementi fondamentali dei pianeti potessero apparire 4.6 miliardi di anni fa. Al momento, la missione è stata terminata perché sia la sonda che la cometa si stanno dirigendo fuori dall’orbita di Giove. L’Esa ci fornisce satelliti di navigazione, studia voli spaziali semplificati e nano satelliti, controlla il clima, monitora gli impatti cosmici, e molto altro. Importante è il controllo del clima, poiché l’aumento delle temperature sta facendo sciogliere i ghiacci, innalzando gli oceani di circa 3 mm l’anno. Con il tempo i mari potrebbero sommergere intere città e far scomparire molte isole. Usiamo i satelliti per mappare il cambiamento climatico nelle varie regioni del pianeta. I satelliti ci permettono di monitorare anche i gas a effetto serra, i livelli di ozono, l’umidità dei terreni e molti altri fattori!

Rebecca Venturini IIIA