C’è trepidazione in municipio per la decisione del Tar sull’esposto presentato dal centrosinistra unito per annullare il consiglio comunale, l’ultimo, di fatto senza numero legale. Sarà deciso se sospendere o meno in via d’urgenza e senza contraddittorio l’efficacia degli atti assunti in quella seduta. Il Tar ha richiesto la delibera consiliare al Comune che ha consegnato tutto al proprio avvocato Maurizio Discepolo solo ieri pomeriggio, giorno in cui scadevano i tempi concessi dal presidente dello stesso tribunale amministrativo regionale. Tempi lunghi, anche dopo il richiamo, che a molti non convincono. La decisione potrebbe arrivare oggi. C’è attesa anche su un altro fronte, per la risposta scritta del ministro Piantedosi dopo che il senatore Peppe De Cristoforo ha presentato, lo scorso lunedì, un’interrogazione al Ministero dell’interno chiedendo spiegazioni sulla legittimità di quanto accaduto in quel Consiglio.
"Ricordiamo che in quel consiglio comunale l’Amministrazione del sindaco Pirani è ricorsa a un regio decreto del 1915 per surrogare i tre consiglieri comunali dimissionari avvalendosi del voto di 4 consiglieri su 25 – dice l’intera coalizione di centrosinistra -. Di fronte a una maggioranza che non c’è più è stato applicato un decreto fatto dal re durante la Prima guerra mondiale. Un grave atto illegittimo. La minoranza consiliare continuerà a vigilare sul rispetto delle regole e sulla denuncia di atti illeciti e illegittimi". La stessa minoranza ha integrato la documentazione con la lettera che il Prefetto di Ancona ha inviato al sindaco invitandolo a valutare la revoca degli atti. Per quanto riguarda la nuova convocazione del Consiglio di parla del 5 o 12 ottobre.
Grane, diverse, quelle che interessano il Comune: questa in primis, poi il ricorso dell’ex presidente della casa Grimani Buttari e un’altra causa in corso in materia di lavoro, che in tre mesi di amministrazione hanno fatto spendere oltre 25mila euro di costi legali.
E intanto ieri sera banco di prova importante per la tenuta della maggioranza ridotta ai minimi termini, il consiglio di quartiere (già rimandato di una settimana per il maltempo) per discutere dei due impianti a biometano che dovrebbero essere attivati, come da progetto già esistente, in località Coppa. Contrari, così come tutti i residenti che alzano la voce, i consiglieri latiniani.