Comuni arancioni, ecco cosa dice l’ordinanza

Ieri la firma del governatore Acquaroli per venti zone compreso il capoluogo. Resterà valida fino alle 24 del prossimo sabato

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Da oggi e fino alle 24 di sabato 27 febbraio passano dunque, come preannunciato ieri, in zona arancione 20 Comuni della provincia di Ancona, compreso il capoluogo di regione, dove si è registrato il maggior tasso di contagi da Covid-19 e la presenza di alcuni casi di variante inglese. Lo prevede un’ordinanza annunciata domenica e firmata ieri dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, sentito il ministero della Salute, il prefetto e acquisita l’intesa con Anci Marche. Gli altri Comuni restano in zona gialla, con limitazioni agli spostamenti. Già in vigore anche un’ordinanza che limita gli spostamenti da e per la provincia di Ancona.

Si tratta dei Comuni di Ancona, Camerata Picena, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Cupramontana, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monte San Vito, Osimo, Ostra, Polverigi, Sassoferrato, Senigallia, Serra Dè Conti, Sirolo, Staffolo, caratterizzati "da uno scenario di elevata gravità, da un livello di rischio alto e dalla presenza di alcuni casi di variante inglese".

Da molti giorni la provincia di Ancona registra in regione circa la metà dei nuovi casi di positività al Covid e gli ospedali delle città interessate sono in sofferenza. Le restrizioni sono le stesse del Dpcm del 14 gennaio, tra cui il divieto di spostamenti di entrata o uscita dai Comuni in arancione, salvo che per quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e quelli per la didattica in presenza. Consentito il rientro presso il proprio domicilio o residenza o abitazione.

Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già lì conviventi, oltre agli under 14 e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini. Sospese le attività di ristorazione, ma resta consentita l’attività di asporto. Sospesi mostre e servizi di apertura dei musei e altri luoghi di cultura, ad eccezione delle biblioteche, dove i servizi sono offerti su prenotazione. L’ordinanza della Regione conferma inoltre sempre l’autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento. Infine viene "fortemente raccomandato lo svolgimento dell’attività didattica con modalità a distanza negli istituti scolastici in cui si registra un aumento dei casi di contagio da virus Sars-Cov-2".