"Non si perda l’occasione del lascito di Cassio Morosetti per abbattere le barriere architettoniche di Jesi". Va in pressing sulla questione caldeggiata dalla giunta Bacci, Francesco Bravi presidente del comitato di Jesi della Croce Rossa Italiana. Un fatto che solleva un nuovo dibattito se si considera che il testamento del grande fumettista jesino Cassio Morosetti prevede nel caso in cui la fontana non dovesse essere spostata in piazza della Repubblica il trasferimento dei due milioni di euro a tre associazioni che assistono le persone bisognose: la Lega del Filo d’Oro, la Fondazione "Opera San Francesco per i Poveri" e l’associazione "Pane Quotidiano". "Sono davvero contento che l’Amministrazione comunale abbia pensato di destinare le cospicue risorse del lascito Morosetti all’abbattimento delle barriere architettoniche in città – commenta il presidente Francesco Bravi - e mi auguro sinceramente che tale decisione trovi la doverosa condivisione di tutti. Come Croce Rossa ci misuriamo da sempre con tale problematica, visto che il sostegno alle persone con disabilità fa parte delle attività socio-assistenziali di cui ci occupiamo istituzionalmente. E siamo ben consci come Jesi, al pari di quasi tutte le città, abbia assoluta necessità di effettuare interventi che permettano la mobilità di ogni soggetto. Per questo sarebbe davvero imperdonabile lasciar cadere questa occasione, che è davvero eccezionale. Onestà intellettuale vorrebbe che si riconoscesse le enormi difficoltà dei Comuni nel reperire risorse per le semplici opere di manutenzione, figuriamoci per interventi strutturali contro le barriere architettoniche. Mi spiace fortemente notare che qualcuno, per una pregiudiziale e pretestuosa presa di posizione politica, non si renda conto che un’opportunità simile non si presenterà più. Non coglierla significherebbe mancare di rispetto alle persone più fragili e ai loro diritti". Gli umori della città non sembrano in larga parte favorevoli allo spostamento. Con ciò che resta dei 2 milioni di euro è stata annunciata la riqualificazione di piazza della Repubblica e poi l’abbattimento delle barriere architettoniche. Quali? "L’ascensore in Comune e diversi interventi sulle scuole, ma anche percorsi dedicati ai semafori".
Sara Ferreri