Concorso nel mirino, candidati riammessi

La Regione ha rivalutato una delle quattro domande che erano state contestate da chi venne escluso: "Aveva più risposte corrette"

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di Marina Verdenelli

Concorso in Regione, rivalutata una delle quattro domande che un gruppo di candidati esclusi avevano contestato all’ufficio risorse umane. In 20 adesso sono stati riammessi alla prova e potranno sostenere l’esame orale e sperare ancora in uno dei 56 posti a tempo indeterminato per funzionario amministrativo e finanziario come da bando. Una svolta arrivata dopo diverse rimostranze sollevate da chi aveva partecipato sin dalla prova selettiva di maggio, quella che era servita per scremare molti aspiranti candidati a sostenere poi il concorso vero e proprio. Rimostranze a cui il Carlino aveva dato spazio dando notizia delle presunte irregolarità riscontrate.

Nei giorni scorsi ai candidati riammessi è arrivata una mail per comunicare loro che la domanda numero 13, quella relativa alla liquidazione della spesa (c’era una parola, "salvo", che poteva confondere e che chi l’aveva contestata da subito lo aveva fatto presente agli uffici), poteva avere più di una risposta corretta. A sbagliarla non erano stati solo gli esclusi poi all’orale, perché non hanno riportato un punteggio congruo per essere ammessi, ma anche chi lo scritto lo aveva passato. Rivalutando le risposte a chi aveva già passato la prova è stato aumentato il punteggio e a chi invece la prova non l’aveva superata per pochi punti il nuovo conteggio li ha portati adesso dritti agli orali che si terranno tra settembre e ottobre. La Regione ha quindi rifatto la graduatoria aumentando di fatto il numero degli ammessi che potrebbero quindi vincere la selezione.

Un concorso molto combattuto. Era maggio scorso quando la prova selettiva aveva dato già dei problemi, per la formulazione di alcune domande che potevano avere più risposte corrette. La prova si era tenuta il 13 e il 14 maggio scorso, al Palarossini di Ancona, rispettando le procedure anti Covid. Le contestazioni riguardavano un correttore automatico che aveva dato per sbagliate risposte, a detta dei candidati, corrette poi aggiustate e riviste dalla Regione stessa. Chi aveva passato la selezione aveva potuto dare il concorso vero e proprio con lo scritto che si è tenuto il 28 luglio scorso. Ma anche qui erano emerse magagne. Un gruppetto di candidati, per mezzo punto o poco più, non avevano superato la prova e avevano scritto all’ufficio risorse umane per contestare 4 risposte ritenendo giuste anche le risposte da loro date. Inizialmente era stata tirata in ballo la società a cui la Regione si era affidata per elaborare i quesiti per la prova selettiva. Nello scritto invece è stata la commissione interna all’Ente a preparare le domande per i candidati. Confrontandosi tra di loro i candidati avevano avuto tutti lo stesso punto di vista sulle risposte date errate ma che potevano essere giuste.