Condominio al freddo, parte la denuncia

Prosegue la battaglia di una signora che vive nel grande stabile dell’Erap a Collemarino dove il gas è stato staccato per morosità

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Maxi condominio al freddo, parte la denuncia ai carabinieri. Dopo la diffida che una inquilina aveva fatto pervenire all’Erap, per la mancata accensione dei termosifoni a causa di bollette non pagate dalla maggior parte dei residenti, la stessa persona proprio ieri mattina è andata alla stazione dei carabinieri di Collemarino per fare una denuncia formale ipotizzando il reato di interruzione di una pubblica necessità.

Il condominio che ha il riscaldamento spento con i sigilli all’impianto si trova il via Levi, a Collemarino, e la settimana scorsa il Carlino aveva raccontato il caso riportando la diffida che l’inquilina, tramite il suo avvocato Antonella Vitale, aveva inoltrato all’Erap, l’ente regionale per l’abitazione pubblica.

La donna, 40 anni, aveva chiesto di ripristinare l’impianto perché non era giusto che per colpa di diversi morosi tutti gli altri occupanti rimanessero al freddo. L’inquilina inoltre aveva spiegato come lei vive in casa con una figlia minorenne affetta da una grave disabilità e che aveva preso a vivere con lei anche il padre malato oncologico che era stato dimesso da pochi giorni dall’ospedale e necessitava di assistenza e di non prendere freddo.

"L’Erap continua a non rispondere – spiega la 40enne – mio padre nel frattempo è dovuto tornare a casa sua ma questo costituisce un pericolo per la sua salute perché non po’ stare da solo. Rimanere al freddo da me era ancora peggio. La situazione è grave, per questo ho denunciato ai carabinieri, c’è un diritto alla salute che deve essere tutelato". La donna è andata ieri mattina a fare denuncia.

Da tre anni abita nel maxi condominio dove è emerso che c’è un insoluto della bolletta del gas di circa 80mila euro. Una situazione nota già da questa estate. "Gli appartamenti collegati all’impianto centralizzato – ha scritto nella denuncia la 40enne – sono 56 e a oggi almeno al metà ha accumulato ingenti insoluti nel pagamento delle quote del gas. Per questo a decorrere dall’8 novembre, data fissata per l’accensione del riscaldamento nel comune di Ancona, non è stato possibile avviare l’impianto. In danno anche dei condomini che avevano pagato il consumo del combustibile".

La signora ha indicato nella denuncia che anche lei ha una piccola quota, di 700 euro, già suddivisa in rate che sta pagando come da accordi, da saldare. "Io sto provvedendo – ha detto - altri invece, da quando abitano lì, non hanno mai pagato né gas né quote condominiali. Con l’arrivo dell’inverno e del freddo in casa si sente freddo e ho una situazione personale ancora più grave, con me vive mia figlia (ha meno di dieci anni), con una grave disabilità e mio padre (67enne), malato oncologico, che se ne è dovuto tornare a casa sua in questi giorni, da solo".

Marina Verdenelli