
Per non aumentare il costo dei biglietti si è deciso di ridurre la frequenza. Ma questo sarà un disagio per i viaggiatori: ciò consentirà un risparmio. Le due linee per l’ospedale di Torrette passano da 15 a 20 minuti.
Sarà un’estate di passione per gli anconetani che resteranno in città, a lavorare e non, per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. Rispetto allo scorso anno Conerobus ha scelto una strada diversa rispetto ai tagli netti, quasi lineari fatti un po’ a caso, cercando di limitare i disagi dell’utenza e soprattutto di garantire turni regolari e rispettare i diritti dei lavoratori a riposi e ferie. Una strategia più oculata quella messa in campo dall’azienda, ma certamente non indolore. Del resto il concetto della ‘coperta corta’ è facilmente applicabile alla realtà, per certi versi drammatica, del trasporto ad Ancona e nelle Marche. La rivisitazione dell’orario estivo 2025 – attivo da lunedì prossimo e fino al 13 settembre, il giorno prima della riapertura delle scuole – rispetto allo scorso anno consentirà a Conerobus di risparmiare racimolando delle risorse vitali per le casse aziendali. L’alternativa sarebbe stata l’aumento delle tariffe della bigliettazione, dagli attuali 1,35 euro per la corsa semplice fino almeno a 1,50 euro, ma a pochi mesi dalla tornata elettorale delle regionali è una mossa difficilmente applicabile. Ancona, va ricordato, ha uno dei costi tariffari più bassi d’Italia, con città dove un biglietto semplice costa fino a 2 euro. Aumentare anche di 10 centesimi avrebbe garantito 800mila euro in più (ogni anno Conerobus incassa 8 milioni di euro dai biglietti) e così non sarebbe stato necessario mettere mano alle frequenze dell’orario estivo. Entrando nel merito delle corse e delle frequenze è bene ribadire un concetto basilare: quest’anno Conerobus non ha tagliato linee e corse (nel 2024 erano state tagliate 112 corse nel servizio feriale), le ha mantenute rendendole però più rade. Se in alcuni casi la scelta non dovrebbe avere ripercussioni visto lo scarso utilizzo di alcune linee durante il periodo estivo, in altre il peso si sentirà parecchio.
Uno o al massimo due minuti in più rispetto all’orario invernale sulla linea principale, la 1/4, in determinati momenti della giornata potrebbe avere conseguenze pesanti. Si pensi, ad esempio, all’uso fatto dalle centinaia di lavoratori del cantiere navale, in entrata e in uscita dai turni, con le fermate di piazza Kennedy invase. Il minutaggio aumenta nelle frequenze di altre linee.
Prendiamo ad esempio le due che collegano la città all’ospedale regionale di Torrette, le linee 30 e 31, le cui frequenze passano da 15 a 20 minuti, quelle dà e verso Pietralacroce, la 91 e la 92 (quelle per Portonovo hanno una storia a parte) passano da 20 a 35 minuti. Oltre alla linea principale, quelle più frequentate sono la 2 (Pinochio) e la 3 (Posatora) e da lunedì la frequenza dovrebbe passare da 17 a 20 e anche 22 minuti di pomeriggio. Le Circolari Destra e Sinistra (7 e 8) raddoppiano la frequenza, da 30 a 60 minuti, mentre il 42 che collega il centro con via del Castellano, aumenta dai 17 minuti canonici a 24-25. Come accennato ieri, dall’11 al 23 agosto i giorni feriali saranno trasformati in festivi come Ferragosto e le domeniche.