Conerobus, autisti sotto tiro: “Dieci aggressioni in quattro mesi”

La Filt Cgil denuncia: “Fenomeno in crescita, il problema non si risolve con i vigilantes a bordo. Servono (anche) più controlli”

Conerobus, aumentano le aggressioni agli autisti
Conerobus, aumentano le aggressioni agli autisti

Ancona, 3 maggio 2023 – Aggressioni agli autisti di Conerobus, dieci quelle registrate in meno di quattro mesi. Un fenomeno in crescita secondo la Filt-Cgil che chiede all’azienda del trasporto pubblico dorica un cambio di passo: "Il problema non si risolve con i vigilantes privati sugli autobus - attacca la Filt-Cgil attraverso la segretaria regionale, Valeria Talevi -. Sarebbe invece auspicabile una campagna di sensibilizzazione sul rispetto delle norme per l’uso del trasporto pubblico. È necessario, inoltre, un incremento dei controlli da parte del personale che, in caso di segnalazione di situazioni critiche da parte degli autisti, possa promuovere la prevenzione di infortuni ai danni degli stessi".

Secondo il sindacato del settore trasporti, da inizio anno sono state almeno dieci le aggressioni ai danni degli autisti. L’ultima pochi giorni fa quando un 26enne di origini libanesi aveva inveito contro un autista alla richiesta dell’esibizione del titolo di viaggio. Un mese fa inoltre c’era stata l’aggressione con una testata a un altro autista ad Ancona: "Un fenomeno sempre più frequente, soprattutto nelle linee extraurbane. Siamo da sempre impegnati nelle battaglie per garantire la sicurezza a bordo dei mezzi pubblici. Definire ‘linee del terrore’ alcune tratte particolari è sbagliato secondo noi, rischiano di alimentare paure nell’opinione pubblica e scoraggiare l’uso del trasporto pubblico che andrebbe potenziato attraverso politiche di mobilità collettiva".

La Filt-Cgil però interviene anche su un altro tema legato al Tpl: "Sui conti di Conerobus è necessario ricapitalizzare. Siamo preoccupati per a situazione pregressa già critica che oggi rischia di aggravarsi a causa dell’aumento del costo del carburante registrato nel 2022 e della riduzione dei ricavi da traffico dovuti alla pandemia. Le istituzioni intervengano per garantire i salari. L’amministrazione comunale ha risposto con l’anticipazione di 2,5 milioni delle somme che dovrà ricevere da parte della Regione Marche nel riparto del Fondo nazionale trasporti. La stessa richiesta è stata fatta dal sindacato alla Regione ed è in attesa di una risposta: a tutt’oggi, le società di trasporto pubblico marchigiane devono ancora ricevere buona parte dei ristori del periodo Covid. Se ci sono difficoltà dovute all’aumento dei costi del carburante, l’ente regionale dovrebbe riequilibrare i corrispettivi con risorse proprie per garantire il servizio alle Marche".