Contagi nelle scuole in costante aumento

Nuova classe in quarantena alla Leopardi, l’Asur sul cluster delle Fagnani: "Il tampone zero era inutile, troppi ragazzi contagiati"

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Si allargano a macchia d’olio i contagi da Covid19 nelle scuole senigelliesi. Al momento i positivi sono 28 ma i numeri sarebbero destinati a salire. Solo ieri una nuova classe è andata in quarantena alla primaria Leopardi mentre alla scuola media Fagnani si allarga il cluster dei positivi con due classi già in isolamento fiduciario ma con altri studenti sintomatici in attesa dell’esito del tampone. Proprio la gestione dei nuovi protocolli per il tracciamento dei positivi e la predisposizione da parte dell’Asur Marche dei tamponi e delle quarantene sono state al centro delle proteste di alcuni genitori della Fagnani. A fare chiarezza sui nuovi protocolli e sulla loro applicazione è il dott. Daniel Fiacchini, Dirigente Medico del Dipartimento di Prevenzione, sede di Senigallia. "Il procedimento che viene applicato nel caso di casi positivi al Covid19 nelle scuole è molto chiaro e lineare – spiega Fiacchini –: non appena si ha notizia di un tampone positivo per uno studente o un insegnante (la comunicazione può arrivare dall’Asur alla scuola interessata ma anche viceversa), viene predisposto l’isolamento per il soggetto positivo e si attiva la cosiddetta sorveglianza con testing, che prevede un tampone al tempo ‘zero’ (il prima possibile). Ma se per una classe fosse già nota la presenza di molti soggetti positivi, allora si procederebbe direttamente con la messa in quarantena di tutta la classe". Nel caso dunque di un cluster all’interno della stessa classe, la sorveglianza con testing non serve e si procede direttamente con l’isolamento fiduciario di tutta la classe, con la predisposizione di tamponi a sette o a dieci giorni, a seconda che gli studenti siano vaccinati o meno. La polemica scaturita alla Fagnani si è originata dal fatto che i genitori dei bambini in quarantena chiedevano il tampone "T zero" (al tempo zero) che però non è arrivato proprio perchè non previsto in quanto i positivi erano da subito più di tre.

"L’Asur ha applicato correttamente i protocolli e non c’è stato alcun ritardo nella presa in carico delle positività – sottolinea Fiacchini – l’equivoco può essersi generato perchè al primo bambino positivo era stata predisposta la sorveglianza con tampone zero, salvo poi essere stata revocata perchè nel frattempo erano aumentati i positivi". Per agevolare i tamponi e il tracciamento l’Asur ha anche attivato un drive through allo Stadio, dedicato proprio agli studenti delle scuole che sono invitati ad effettuare il test dalla propria scuola, solo se vi siano le condizioni per testare tutta la classe al tempo zero.

Giulia Mancinelli