
Adriano Panatta vince la Gramacci 1971 ad Ancona
Nell’arco di pochi chilometri, un futuro campione ancora in erba comincia a inanellare i suoi primi successi, che culmineranno nell’anno magico 1976 con la conquista di Internazionali d’Italia, Roland Garros e Coppa Davis. Il campione, allora ventenne, è Adriano Panatta, l’anno è il 1971. É noto che il fuoriclasse romano vinse nell’agosto di quell’anno il prestigioso torneo di Senigallia, il primo in assoluto vinto da un italiano dalla nascita, pochi mesi prima, dell’era Open: proprio il "Carlino" se ne occupò qualche settimana fa. É però assai meno noto, per non dire dimenticato, che quello non fu il primo successo del giovane Panatta dalle nostre parti: il talento cresciuto nel circolo romano del Parioli, dove il padre lavorava, infatti qualche settimana prima aveva trionfato ad Ancona in un torneo di cui si sarebbe quasi persa la memoria, se ne non fosse per il gruppo facebook "1971-2021: 50 anni dalla vittoria di Adriano Panatta a Senigallia", curato dall’appassionato Andrea Bocchini che periodicamente ne posta foto e ricordi: quella competizione del capoluogo si chiamava Coppa Gramacci, ed era nata per tenere viva la memoria del giovane Edmondo Gramacci, prematuramente scomparso.
La Coppa Gramacci non aveva l’importanza di un torneo come quello di Senigallia, ma aveva una storia gloriosa: ideata già alla fine degli anni ‘40, veniva ospitata nei campi di viale della Vittoria, già esistenti vicino allo stadio Dorico. Il periodo migliore fu quello dal 1965 al 1973, quando andò a braccetto, anticipandolo di poche settimane, con l’Open di Senigallia. E l’edizione più prestigiosa, come per la Spiaggia di Velluto, fu quella del 1971, grazie all’impegno di Michele Brunetti, allora presidente dell’Associazione Tennis Ancona: Panatta la vinse battendo in finale Massimo Di Domenico 6-2 6-2 6-0 dopo aver superato avversari quotati come Cimurri, Carosi, Wijono e Crotta.
Proprio Atet Wijono, grande doppista indonesiano in coppia col connazionale Gondo Widjojo, gli impedì di fare il bis nel doppio: i due asiatici vinsero contro Panatta e Di Domenico, che dopo essersi affrontati in finale nel singolare giocarono assieme la gara a coppie, non una rarità ancora oggi. Poche settimane dopo Panatta si aggiudicò il suo primo torneo professionistico in carriera a Senigallia mentre della Coppa Gramacci si perse progressivamente la memoria. E invece andrebbe ricordata e non solo per l’albo d’oro di prestigio: la manifestazione, che dal 1968 omaggiava pure due promesse prematuramente scomparse (Arianna Amatori e Francesco Volpini) fece infatti arrivare ad Ancona alcuni dei migliori giocatori italiani contribuendo alla diffusione del tennis nella nostra regione.
Andrea Pongetti