Corinaldo, scontro sul presidente del Consiglio

Migration

Nessuna ricucitura istituzionale per il consiglio. Parte male il primo consiglio comunale targato Gianni Aloisi. "La vittoria non si può definire ‘netta’ visto che è avvenuta per soli due voti rispetto alla nostra lista, determinando quantomeno una ‘condizione singolare’ – spiega Giorgia Fabri, candidata a sindaco per il Pd - tale condizione è resa ancora più particolare dal fatto che la maggioranza è tale solo in Consiglio rispetto all’assegnazione dei consiglieri ma non lo è rispetto alla cittadinanza: governa infatti con un numero di voti inferiori (1.082) rispetto alla somma dei voti dei due gruppi di minoranza messi insieme (1.515). Questa lettura della realtà politica corinaldese e quindi della volontà popolare non può e non deve essere ignorata e perfino volontariamente elusa dall’operato dal sindaco Aloisi, che, invece, fin dalle prime battute, della gestione dell’assetto istituzionale, sembra non averne voluto tenere conto". Minoranza che auspicava una disponibilità a ricoprire il ruolo di garanzia istituzionale: "Eravamo in attesa di una volontà seria di ascolto e collaborazione che non possono essere soltanto proclamati in linea di principio, ma che devono e dovranno essere dimostrati con i fatti e nelle sedi istituzionali opportune. Nel primo Consiglio comunale di venerdì è stata quindi persa a nostro avviso un’importante occasione di collaborazione e dialogo" conclude.